Il processo verso l'approvazione da parte della Santa Sede della messa in sardo tocca un'altra tappa importante.

Domani, 1 febbraio, alle 18, nella chiesa cagliaritana di Cristo Re, durante la celebrazione eucaristica per la vigilia della Candelora, sarà infatti usato uno dei moduli già tradotti in logudorese e campidanese e presentati all'arcivescovo Arrigo Miglio.

Si tratta di un ulteriore contributo al lavoro di realizzazione del corpus di testi liturgici che il Vaticano richiede per il definitivo via libera.

L'incoraggiamento verso l'obiettivo venne da Papa Francesco all'indomani della sua elezione. Convinto sostenitore della funzione della lingua materna per comunicare la fede, diede l'assenso ai vescovi sardi in occasione della loro visita ad limina, nel maggio 2013. Da allora il percorso gode anche del sostegno di molti laici, in particolare del lavoro dell'associazione culturale "Pregoinsardu", anima di tante iniziative. Anche dell'incontro che, sempre domani, si svolgerà, prima della messa, nella Facoltà teologica di via Sanjust a Cagliari.

L'appuntamento è alle 16.30 nell'aula tesi. Si parlerà dei rapporti tra fede e lingua, ci si confronterà sui materiali già pronti e sull'importanza del canto nella tradizione religiosa sarda.

Preziosa e intensa, in tal senso, la collaborazione del compositore Vittorio Montis. Maestro di generazioni cresciute al Conservatorio di Cagliari e ora guida del Coro Parrocchiale Santa Maria degli Angeli di Flumini.

Il patrimonio che il Maestro sta mettendo a disposizione è stato in alcune parti apprezzato (così come alcuni testi liturgici) durante la messa celebrata, alla vigilia dell'Immacolata, nella chiesa di Sant'Agostino.
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