Rosalia Francesca Pinna è la prioressa delle Clarisse a Orosei.

In odore di santità, "venerabile", muore a 36 anni lasciando il corpo incorrotto e un suo ritratto, portati dalle monache a Ozieri.

È il Settecento.

Rimane sepolta anche la vicenda.

Fino ai giorni nostri, quando si scopre che le spoglie, finite in uno spazio attiguo alla Cattedrale, sono scomparse. «Sicuramente c'erano prima della Seconda guerra mondiale», mugugnano i ricercatori di storie.

E poi? Chi ha rubato quel corpo?

Le ricerche, che diventano puntigliose, risultano inutili: gli archivi non chiariscono, e non esistono altre testimonianze.

Il mistero rimane, e per fortuna anche il quadro, che viene ritrovato nella ex Casa del fanciullo e vecchio museo.

Non è in buone condizioni, urge il restauro. Completato nel 2012.

«BEN TORNATA» Ora l'ex prioressa guarda verso il basso, il capo dolcemente inclinato, da una parete del Museo diocesano di arte sacra.

Nel posto che le compete, considerando che il secondo piano di questo grande edificio, in via Umberto I, è un omaggio all'arte, ma prima ancora è un percorso (in otto stazioni) di rito e devozione.
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