Via al processo, a Milano, a carico di Severino Antinori, il ginecologo accusato di aver prelevato degli ovuli a una 24enne spagnola senza il suo consenso per poi reimpiantarli, una volta fecondati, a tre donne che si erano rivolte a lui nella speranza di avere un figlio.

Davanti al giudice deve rispondere dei reati di rapina e sequestro di persona, lesioni personali aggravate, estorsione, falso materiale e ideologico.

Entrando al palazzo di Giustizia ha detto ai cronisti: "Dopo il processo capirete quanto è criminale questo Stato che toglie la libertà a una persona innocente, modificando le prove". E ancora: "Qui si processa la libertà della scienza, io porto avanti le battaglie di Marco Pannella. Le accuse contro di me sono tutte fantasie".

E ha poi mostrato un tatuaggio che si è fatto realizzare sul petto: "È la sintesi della mia cartella clinica - ha spiegato - con gruppo del sangue, interventi subìti e tutto il resto. I poteri forti mi vogliono avvelenare; nel caso succeda i medici potranno salvarmi".

IL COMMENTO DI ANTINORI DOPO IL RINVIO A GIUDIZIO:

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