È stato rinviato a giudizio il ginecologo Severino Antinori, accusato di aver sottratto degli ovuli da una paziente spagnola senza il suo consenso; la prima udienza è prevista per il 17 novembre davanti all'ottava sezione penale.

A margine dell'appuntamento di oggi ha dichiarato di essere "vittima del più grave errore giudiziario degli ultimi 30 anni, peggio di Tortora".

"Contro di me - ha aggiunto - c'è una persecuzione, un complotto per punire migliaia di coppie italiane che si rivolgono alla fecondazione eterologa per avere un figlio", sottolineando come "la rapina di ovuli non esiste come reato" e "lo ha riconosciuto anche il Tribunale della Libertà che ha derubricato il reato in violenza privata".

Antinori inoltre ha annunciato che si batterà "finché questa vicenda non verrà risolta ma poi andrò via, in Russia, dove ho già lavorato 5 anni"; da ieri, intanto, ha l'obbligo di dimora nella sua villa di Sabaudia (Roma).

Parole dure anche nei confronti della presunta vittima dell'espianto: "Sono solo fumose dichiarazioni di una donna di malaffare".
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