L’hanno battezzata WiFi Calling, significa “Chiamata col WiFi”. Oppure, se vogliamo metterla sul pratico, vuol dire poter telefonare utilizzando il proprio cellulare anche quando “non c’è campo” (i meno tecnologici direbbero «non prende. E come, se il ripetitore della rete mobile e il nostro smartphone non riescono a comunicare tra loro perché sono troppo distanti? Grazie a una rete WiFi alla quale connettersi, utilizzando appunto Internet per fare la telefonata. A una condizione, però: la sim card del cellulare dev’essere della stessa compagnia che è provider anche della rete WiFi alla quale ci colleghiamo. Per capirci, funziona solo se la sim del cellulare è Tim e lo è anche la linea internet fissa con cui ci colleghiamo col WiFi. Allo stesso modo, si telefona se entrambe sono Vodafone, Wind, Iliad e tutte le altre compagnie che forniscono interne su linea fissa e cellulare. E non tutte quelle elencate lo fanno, ancora.

Quanto costa questo ulteriore modo di comunicare anche laddove non c’è segnale telefonico mobile? Alcuni operatori offrono un servizio gratuito, almeno per ora, visto che la tecnologia è nuova e deve ancora farsi conoscere. Per pagare, c’è sempre tempo più avanti: ora l’esigenza delle compagnie e farci abituare a questo servizio, un po’ come ha fatto Meta con Facebook e Instragram, ora divenuti a pagamento oppure ancora gratis ma con una valanga di pubblicità che finirà col seppellirci.

Le comunicazioni a distanza sono il mondo degli acronimi, dunque dobbiamo impararne un nuovo: si chiama VO WiFi, dove VO sta per Voice over. L’importazione di questa tecnologia in Italia l’ha fatta WindTre, ben presto imitata da Tim (che ha chiamato il suo servizio Voce Wifi) e si è aggiunta Very Mobile: è una compagnia virtuale che fa capo a WindTre, non ha una propria rete di ripetitori e vende il servizio utilizzando quelli di WindTre. È con questa tecnologia, che le compagnie hanno deciso di garantire ai propri clienti le funzionalità del telefono cellulare anche dove la rete mobile non c’è oppure nelle case con i muri spessi o negli spazi interrati, come ad esempio uno scantinato.

Fino a oggi si diventava irraggiungibili, quando le “tacche” del segnale della rete cellulare sparivano dal display, invece ora non lo si è più grazie (o “a causa”, dipende da quanto si vuole essere reperibili) al VO WiFi. Il quale, per altro, ha il pregio di consentirci di contattare i servizi di emergenza anche laddove non c’è copertura di rete voce cellulare, ma un WiFi sì. Certo, con la limitazione assai protezionistica – tipica dei fornitori dei servizi immateriali come la fonia e la navigazione su internet – di avere una scheda dello stesso provider che fornisce la connessione internet cui è collegato il WiFi. E questo muro, da solo, è potenzialmente in grado di azzoppare il nuovo servizio che le compagnie stanno tentando di far entrare nell’uso comune.

Che c’è da fare, sullo smartphone, per utilizzare il servizio (ovviamente, dopo averlo richiesto)? Assolutamente nulla: nessuna app da installare, il che significa non rompersi la testa fra configurazioni e account. Semplicemente, ci si collega al WiFi e si telefona come se ci fosse la copertura della rete voce, utilizzando invece quella internet mobile. Insomma, bisogna banalmente parlare, il che è sempre meglio che parlare banalmente, come in troppi si fa da quando non si paga più la tariffa a tempo. Ma questa è un’altra storia.

Detto del limite dettato dal fatto che sim del cellulare e rete WiFi debbano essere dello stesso operatore, se vogliamo telefonare quando non c’è rete mobile in fonia ci sarebbe anche un altro problema non di poco conto: lo smartphone. Eh, già, perché mica tutti possono utilizzare questo nuovo servizio arrivato in sordina di recente, e per ora solo da parte di pochi operatori di telefonia mobile nonché provider internet. Per farlo, è necessario avere uno smartphone recente, e allora tutti su internet per accertare se il proprio modello sia predisposto per il “VO WiFi” (o “Voice Over WiFi”). È solo la metà della questione: l’altro cinquanta per cento è invece in capo all’operatore che gestisce la rete fissa e quella mobile, il quale deve certificare la compatibilità con la tecnologia Voice Over WiFi

Il servizio è gratis. Per ora. Il sito SosTariffe.it si è preso la briga di spulciare le offerte delle compagnie e afferma che la tariffe viaggiano tra i 32,98 e i 39,90 euro. È questo il canone richiesto per un’offerta combinata tra connessione internet fissa (a casa o in ufficio) e un’offerta mobile con minuti, sms e Giga: illimitati nel caso di Tim e WindTre, limitati a 150 (che sono comunque tanti) per Very Mobile. Se il WiFi Calling non ci interessa, con la tariffa combinata fisso+mobile più conveniente si riduce la spesa a 22,99 euro al mese con canone scontato per un anno, o a 29,98 euro al mese con prezzo fisso a tempo indeterminato e un’offerta mobile con più di 100 giga.

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