Lo sapevate che fare “cinderella” stimola la libido? O meglio, che il desiderio sessuale è maggiore nelle coppie che si aiutano nelle faccende domestiche? Lo dice il portale “Incontri-ExtraConiugali.com” che ha condotto un’indagine sulla falsariga dello studio scientifico condotto dai ricercatori australiani e pubblicato lo scorso maggio sul Journal of Sex Research.

In pratica, l’indagine conferma che il lavoro in più che le donne spesso si trovano a fare in casa (con il relativo carico di stanchezza e ansia) sarebbe una causa del calo del desiderio che molte coppie vivono.

La ricerca pubblicata sul Journal of Sex Research aveva analizzato le risposte di 299 donne australiane di età compresa tra 18 e 39 anni a un questionario che misurava i fattori di relazione e le dimensioni del desiderio sessuale. I risultati avevano mostrato che le donne che vivono relazioni paritarie (in termini di lavori domestici e carico mentale) sono più soddisfatte e, di conseguenza, provano più desiderio sessuale rispetto alle donne impegnate in relazioni “disuguali”, che registrano il calo di libido (nonostante la giovane età delle partecipanti).

Due particolari: quando i ricercatori hanno indagato sul desiderio votato all’autoerotismo, i risultati non hanno mostrato variazioni che dipendessero dall’equità delle relazioni di coppia, segno che il basso desiderio delle donne non è un problema fisiologico.

Il portale di Incontri ha condotto un’analoga ricerca su un campione di 2mila donne italiane di età compresa tra i 18 e i 50 anni, intervistate online tra il 10 ed il 14 ottobre 2022.

Proprio come nello studio australiano, le intervistate sono state divise in 3 gruppi: il primo caratterizzato da un lavoro domestico paritario con l’uomo, il secondo caratterizzato da faccende svolte in maggior misura dalle donne, e infine il terzo caratterizzato dal lavoro svolto principalmente dall’uomo.

La motivazione non è però da ricercare nel fatto che le donne trovino particolarmente eccitante “l’uomo che spolvera”, quanto nell’idea di rispetto e necessità di condivisione che un tale atteggiamento maschile dimostra.

“Indipendentemente dall’età delle intervistate, anche da noi in Italia le donne in relazioni paritarie (in termini di lavoro domestico e carico mentale) provano un maggiore desiderio sessuale rispetto alle donne che invece sono impegnate in relazioni disuguali”, sottolinea Alex Fantini, ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

Sfatato un vecchio mito. La ricerca sfata così definitivamente il mito secondo cui un uomo che lava i piatti, fa la lavatrice, passa l’aspirapolvere e lava i vetri è poco virile.

Una divisione del lavoro domestico, invece, percepita come equa garantisce, per entrambi, un senso di rispetto reciproco nello svolgere i compiti della quotidianità, spiegano gli esperti.

E dunque, vero che svolgere le faccende domestiche può o meno essere divertente ma sapere che anche il partner sta facendo la sua parte previene sentimenti di disappunto e amarezza, creando i presupposti per un soddisfacente incontro sessuale.

La novità. Ora, fino a questo momento le indagini si sono sempre concentrate prevalentemente sui processi biologici, cognitivi ed emotivi dietro alla libido delle donne, nonostante vi fosse prova che il desiderio femminile è influenzato anche dai contesti relazionali e dall'impostazione del rapporto di coppia.

Le nuove ricerche mostrano una costante associazione tra soddisfazione relazionale e desiderio sessuale nelle donne. Ovvero: più la relazione di coppia soddisfa una donna sotto vari aspetti, e tra questi il sentirsi all’interno di una relazione davvero paritaria, quindi un partner che collabora alla pari nelle faccende domestiche, più la sua libido è alta.

Ma l’insoddisfazione relazionale è uno dei fattori di rischio principali per il basso desiderio nelle donne, anche più degli impatti fisiologici dell’età (come può essere la menopausa, per esempio), dicono gli esperti.

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