La scommessa è grande però Fabrizio Cappai (insieme a quel guru delle riunioni pugilistiche che si chiama Giulio Spagnoli) ci prova e (già) con successo: se la boxe isolana è di nuovo in rampa di lancio, grazie a un 2023 che ha visto tre pugili sardi professionisti conquistare due titoli di prestigio (Matteo Lecca il titolo italiano dei pesi superGallo, Christian Zara l’Unione europea dei pesi Gallo e Patrick Cappai il mondiale Youth dei pesi Piuma, la stessa categoria di peso in cui combatteva e vinceva suo papà Fabrizio), il merito è anche suo che neppure due settimane fa è riuscito a organizzare di nuovo a Cagliari una riunione con un Mondiale in palio con suo figlio Patrick protagonista. Non succedeva da dodici anni, da quando Andrea Sarritzu (organizzavano Tonino Puddu, il Don King sardo, e Salvatore Cherchi) fallì l’assalto alla corona mondiale dei pesi Mosca al Palazzetto.

L’impresa sembrava impossibile, ma Fabrizio Cappai (dopo aver terminato l’esperienza come coach in Nazionale) non si è perso d’animo, ha creato nella “sua” Quartu Sant’Elena il Team Boxe Cappai e la scommessa che ha ingaggiato per organizzare il mondiale di Patrick a Cagliari ne è la prova. Una serata che ha visto protagonisti i nuovi talenti sardi dei pugni, Simone Pippia (Folgore Boxe Oristano), Stefano Lai (di Cagliari, allenato da Paolo Carta all’Ap Sardegna) e Nicola Mancosu (di Iglesias, ma si allena alla Villacidro Boxe di Omar Loi), più alcuni pugili dilettanti di grande interesse per il movimento isolano. Quello di Fabrizio Cappai vuole essere un nuovo tentativo di rivitalizzare il pugilato, rilanciandolo anche in forma di spettacolo. A crederci, per fortuna, non è solo lui ma anche la Regione (leggi l’assessore al Turismo Gianni Chessa che ha promosso un piano triennale di eventi sportivi internazionali in chiave turistica) che dà un decisivo contributo economico. Insomma, i soldi ci sono, i campioni pure. Fabrizio Cappai sta facendo la sua parte (anche grazie al fatto che le società hanno ricominciato a collaborare per far crescere il movimento), adesso tocca a Zara, Lecca, Andrea Aroni, Cappai, Mancosu, Pippia, Lai, e al talentuoso neo-professionista Sebastiano Argiolas (Elmas Boxe, 2 incontri e due vittorie) continuare a illuminare il 2024.

In quadro di note lieti come quello appena dipinto, c’è però una nota di dolore in questo 2023 della boxe sarda. La morte, all’età di 65 anni, dopo una malattia, del presidente del comitato regionale Federboxe Gianfranco Pala. Un presidente di lungo corso, che nove anni fa ha raccolto il testimone da quella leggenda vivente della boxe mondiale che risponde al nome di Franco Udella e che ha gestito benissimo la federazione, facendola crescere nei numeri e nei risultati. Ora si apre uno scenario nuovo per il movimento: bisognerà decidere se andare a elezioni per il rinnovo delle cariche del comitato subito, qualcuno parla già di febbraio, o aspettare la scadenza “naturale”, vale a dire la fine dei Giochi olimpici di Parigi (dopo l’estate, quindi).

© Riproduzione riservata