Vicario superstar, Cragno stenta, anche se non per colpa sua, e continua la sua esperienza in panchina.

È stata diversa la sorte dei due portieri dell’ultima salvezza rossoblù. Vicario già l’anno scorso ha spiccato il volo a Empoli, Cragno dopo la retrocessione si è accontentato, da professionista, di vedere dalla panchina di una neopromossa, il Monza, l’esplosione di Di Gregorio.

Vicario vola

È tornato in campo dopo un infortunio al costato che lo ha tenuto lontano dai campi della Serie A da marzo, per sette partite. Ora è rientrato in gruppo e in questi giorni si fa un gran parlare sulla sua prossima destinazione, che potrebbe essere Milano, sponda Inter.

Guglielmo Vicario, portiere dell’Empoli, cui è stato ceduto quest’estate a titolo definitivo, rischia di diventare uno dei maggiori rimpianti del Cagliari degli ultimi anni. Legatissimo alla città e all’ambiente rossoblù, nell’Isola è cresciuto da riserva di Alessio Cragno, prima di accasarsi con i toscani.

Definito da Gigi Buffon, forse il massimo interprete del ruolo nella storia moderna, il migliore prospetto con la maglia numero uno (in realtà al “Castellani” indossa la 13) della nostra Serie A per il futuro, è finito nell’orbita nerazzurra un po’ a sorpresa. André Onana, arrivato a Milano a parametro zero, inizialmente alternativa a Samir Handanovic (Vicario è cresciuto con il mito di Samir quando militava nelle giovanili dell’Udinese), poi diventato titolare a suon di prestazioni convincenti, oggi vale una cinquantina di milioni. E comunque, per meno, il club di Zhang non lo darebbe via. Manchester United e Chelsea sono alla finestra: per il ruolo di possibile successore in nerazzurro c’è proprio Vicario, il giocatore che l’Empoli ha pagato di più nella sua storia. Durante questa stagione Vicario ha spesso salvato il risultato sfoderando parate di grande fattura tecnica. Niente male per un portiere che, prima del passaggio in Toscana, aveva sempre vissuto nell’ombra. Per ironia della sorte, assieme a Meret, Provedel e Di Gregorio, ha scalzato dalle graduatorie azzurre proprio il suo “maestro” rossoblù Alessio Cragno. A 27 anni il grande salto in una squadra metropolitana pare essere possibile, dopo una lunga gavetta in club medio-piccoli. Se non sarà l’Inter, su Vicario c’è anche l’interesse della Roma, che giudica Rui Patricio non del tutto convincente. Si era parlato addirittura della Juve, ma questa ipotesi sembra più remota. Di sicuro il presidente toscano Corsi passerà all’incasso e sarà senz’altro un successo.

Cragno spera in un futuro migliore

E Alessio Cragno? Spera in un futuro migliore. Magari lontano da Monza, dove quest’anno ha giocato pochissimo e dove ha assistito all’esplosione di Di Gregorio, nome nuovo nel panorama dei numeri uno. Con la salvezza matematica dei brianzoli, il Cagliari guadagnerà 3.6 milioni per la cessione a titolo definitivo dell’Uomo Cragno che, per tornare tale, potrebbe cambiare ancora una volta aria. Il Torino di Cairo, che sembrava essere propenso a prenderlo già quest’anno, potrebbe tornare all’assalto per assicurarsi le sue prestazioni.

© Riproduzione riservata