A Londra si occupava, con un ruolo di primo piano, dei sistemi di copertura delle antenne dei sistemi antimissile di Eurofighter, adesso a Dubai è responsabile dell'ingegneria strutturale alla Premier composite Technologies. Non un’azienda qualunque ma quella alla quale l’Arabia Saudita ha commissionato la progettazione del più grande centro di accoglienza religiosa a La Mecca. Alessandro Cannas, ingegnere meccanico di Tertenia, maturità allo Scientifico di Jerzu, laurea a Cagliari, master ed esperienze professionali di rilievo tra Regno Unito e Francia, un curriculum di rispetto, non è un professionista tutto ufficio e casa.

Alessandro Cannas (foto concessa)
Alessandro Cannas (foto concessa)
Alessandro Cannas (foto concessa)

Appassionato di motociclismo, corre sui circuiti Superbike degli Emirati Arabi uniti e sta dando anima e corpo a un’ambizione, frutto dell’amore infinito per la sua terra in cui torna ogni volta che può. Alex, così lo conoscono tutti a Tertenia, da quando difendeva la porta della squadra di calcio del suo paese, vuole portare a Dubai il marchio Ogliastra e promuovere la Sardegna nei mercati turistici asiatici. Innanzitutto con un marchio da apporre sulla sua Ducati Panigale V2. Il progetto (“rigorosamente no profit”, tiene e precisare Cannas) si chiama #Jann – paradiso, in arabo – e parte da presupposti validi. “Consideriamo innanzitutto il fatto – esordisce l’ingegnere – che il volo diretto Olbia-Dubai istituito di recente può portare consistenti flussi turistici. La Sardegna negli Emirati è conosciuta soltanto grazie ai sardi che vi lavorano o a europei che nell’Isola sono venuti in vacanza. E io voglio dare il mio contributo in questo senso, ritengo sia un’opportunità importante per esternare l’amore per la mia terra e ringraziare tutti i conterranei che mi accolgono bene quando rientro in Ogliastra”. E sarà “un inno all’Ogliastra” la Ducati con cui Alex Cannas affronterà la stagione superbike negli Emirati. “Le offerte degli sponsor – continua l’ingegnere – serviranno esclusivamente a coprire i costi, relativi a video, foto e promozione social curati da team di professionisti che gestiscono i miei profili”.

Cannas si prepara per una gara (foto concessa)
Cannas si prepara per una gara (foto concessa)
Cannas si prepara per una gara (foto concessa)

Due, nello #jann_project i canali di diffusione del marchio Ogliastra-Sardegna: in primo luogo ciò che sarà impresso sulla Ducati di Cannas, ben visibile in foto e video grazie a teleobiettivi da cinquantamila euro che garantiscono un’alta risoluzione anche a velocità elevatissime come quelle che si registrano in Superbike; in secondo luogo video e foto sui ventitré Comuni d’Ogliastra che verranno proiettati in pista e nei box durante le sessioni di prova e le gare. E i marchi di aziende ogliastrine che compariranno sulla moto dell’ingegnere sono già oltre cento. 

Per Alex Cannas si tratta di una sfida affascinante: riuscire a promuovere la Sardegna negli Emirati Arabi, grazie alla sua inesausta passione per le due ruote. “Avrò avuto sì e no sei anni quando ho cominciato ad appassionarmi alle moto, più precisamente alle Ducati. Da lì nasce tutto. A undici anni ero a Firenze, da amici di famiglia. Mi portarono in una concessionaria, volevano regalarmi una mini moto, ma mio padre si oppose. E non volle neppure che a 17 anni avessi la Cagiva Mito 125 che avevo tanto desiderato”. L’amore per le moto però è rimasto (“ho studiato fino ai più piccoli dettagli i motori desmodromici Ducati per capire cosa ci fosse dietro”) e lo ha indotto a scegliere la facoltà di ingegneria meccanica. Voleva lavorare in quel mondo, ma la formazione post universitaria lo ha portato a occuparsi di materiali resistenti. “È arrivata un’opportunità di lavoro dall’Inghilterra sui materiali compositi, è nata quest’altra passione. Ho lavorato nell’aerospaziale, in industrie assai fini, in cui è diffuso l’utilizzo di materiali resistenti e leggeri”.

Alex Cannas, il primo a sinistra, con alcuni amici a Dubai (foto concessa)
Alex Cannas, il primo a sinistra, con alcuni amici a Dubai (foto concessa)
Alex Cannas, il primo a sinistra, con alcuni amici a Dubai (foto concessa)

La moto poteva attendere, ma non troppo. Tanto è vero che quando l’ingegnere ogliastrino è approdato a Dubai non ha esitato a gettarsi nel mondo delle corse. “La prima cosa che ho fatto una volta arrivato lì è stata andare a visitare l’autodromo, dove ho incontrato tanti amici, tanti piloti, anche italiani. Da uno di loro ho comprato la Ducati Panigale V2 che a lui non serviva più. Quindi ho iniziato a scendere in pista. Di moto (ovviamente Ducati, Monstre 1100) Cannas ne ha una anche a Tertenia “dove non vedo l’ora di tornare ogni volta che mi capita l’occasione”. E poi ripartire verso gli Emirati con la voglia pazza di far conoscere e amare la sua Isola.

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