Una boccata d’arte da respirare a pieni polmoni, tra boschi secolari, paesaggi ammantati d’incanto, case ingentilite da fiori e legno. Belvì è tra i comuni italiani che sono stati inseriti nel progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche diverse. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con la storia e le tradizioni del luogo e di chi lo abita. 

Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi. Raffaela Naldi Rossano, 33 anni, artista e psicologa napoletana, sarà ospite per tre mesi, fino a settembre, a Belvì, uno dei capoluoghi di Barbagia. Dove la cultura e di casa e non è vissuta come mero attrattore turistico.

Raffaela Naldi Rossano, artista e psicologa foto Sofia Arampatzoglou
Raffaela Naldi Rossano, artista e psicologa foto Sofia Arampatzoglou
Raffaela Naldi Rossano, artista e psicologa foto Sofia Arampatzoglou

Bachis Cadau, dal 2005, ha trasformato la sua struttura ricettiva, Barbagia ospitale, in una fucina letteraria. Centinaia di libri, appuntamenti in serie, due rassegne, Cadiras in pratza e Libros in butega, che vede protagoniste intelligenze di spicco. Guai a dirgli che la cultura è un escamotage da utilizzare prevalentemente a fini promozionali. “Voglio che Belvì sia produttivo dal punto di vita culturale”, dice Cadau. “Perché la cultura fa crescere la comunità e ci fa crescere come comunità. Siamo chiamati come territorio a colmare gap pesantissimi. E uno strumento per riuscirci è proprio la cultura. Ogni evento che organizziamo ci fa riunire e pensare. Ho molto senso di comunità”. Ha già incontrato l’artista che verrà ospitata in paese. “L’ho conosciuta, ne ho tratto buona impressione. Mi auguro che questa iniziativa veda coinvolta la comunità, c’è bisogno di un lavoro emotivo”.

Bachis Cadau (archivio L'Unione sarda)
Bachis Cadau (archivio L'Unione sarda)
Bachis Cadau (archivio L'Unione sarda)

Il paese è piacevolmente abituato alle manifestazioni culturali. “Oserei dire che sono diventate fortunatamente indispensabili, fanno parte di un processo naturale”, osserva Tonino Loi, scultore del legno e pittore, una carriera ultraquarantennale. “La ferrovia ha positivamente inciso su questa comunità, portando qui viaggiatori illustri, innovazione, ma il paese ha conservato la sua autenticità”.

La rassegna Una boccata d’arte, possibile grazie all’interessamento del coro Stella splendens, rappresenta una grande occasione secondo il sindaco del paese, Maurizio Cadau. “Si tratta di un evento di grande valore per un centro come il nostro che ha vocazione particolare per questo genere di iniziative”, ricorda Cadau. “Noi già da quindici anni lavoriamo sull’arte contemporanea perché vogliamo che Belvì sia una sorta di museo a cielo aperto. Ogni estate qui va in scena Sonos de linna. Per l’occasione gli artigiani artisti lavorano il legno e abbelliscono facciate del centro storico e piazze”.

Maurizio Cadau, sindaco di Belvì (archivio L'Unione sarda)
Maurizio Cadau, sindaco di Belvì (archivio L'Unione sarda)
Maurizio Cadau, sindaco di Belvì (archivio L'Unione sarda)

La scelta di Belvì soddisfa anche gli ideatori di Una boccata d’arte, manifestazione in crescita. “In questi mesi sta prendendo avvio la quarta edizione di Una Boccata d’Arte e dallo scorso autunno abbiamo inaugurato la nostra sede a Milano” spiega Marina Nissim, presidente di Fondazione Elpis. “Un passo importante nato dalla volontà di creare un punto di riferimento stabile e di collegamento fra tutti i luoghi, gli artisti, le persone che abbiamo incontrato in questi anni. Una preziosa rete, umana e professionale, che vogliamo continuare ad alimentare attraverso processi di scambio e di condivisione in Italia e all’estero, a partire dalla straordinaria esperienza di Una Boccata d’Arte, insieme ai progetti di mostre e residenze che promuoviamo. Sarà sicuramente emozionante scoprire l’edizione di quest’anno, le opere e le connessioni sul territorio da cui sono scaturite e farsi sorprendere da nuovi luoghi. Un ringraziamento particolare va ai sindaci e alle amministrazioni locali che in alcuni casi si candidano spontaneamente per partecipare a Una Boccata d’Arte e valorizzare il proprio territorio attraverso lo sguardo inedito degli artisti”. 

Una video installazione di Raffaela Naldi Rossano (foto concessa)
Una video installazione di Raffaela Naldi Rossano (foto concessa)
Una video installazione di Raffaela Naldi Rossano (foto concessa)

E Belvì non si è lasciata sfuggire l’occasione per far sì che una giovane artista visitasse le sue bellezze, ne facesse espressione visiva. “Fin dalla prima edizione, la ricerca e la selezione degli artisti partecipanti è stata guidata dal desiderio di fornire una preziosa occasione di espressione principalmente a giovani artisti, sicuri che fossero capaci di centrare uno dei grandi obiettivi di Una Boccata d’Arte: diffondere arte con alta qualità di ricerca in quei borghi - perle del nostro paesaggio - spesso lontani dai circuiti di mostre d’arte contemporanea”, racconta Maurizio Rigillo, direttore di Galleria Continua. “Poniamo quindi sempre grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone. È così che, già alla quarta edizione, Una Boccata d’Arte è diventata un atteso appuntamento annuale per l’arte contemporanea in tutto il Paese, e siamo entusiasti di continuare a collaborare per questo progetto”. 

La soddisfazione accomuna tutte le realtà coinvolte nel progetto. “Anche quest’anno siamo felici di prendere parte a Una Boccata d’Arte, progetto con il quale, sin dalla prima edizione, condividiamo visioni e metodologie” spiega il team curatoriale Threes. “Il campo d’indagine dei progetti da noi curati mette in relazione la componente sonora con il tema dell’ecologia, nel confronto con ciascun borgo”. Belvì in materia ha le sue carte da giocare.

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