Automobilisti sempre più indisciplinati e distratti o strada con delle criticità? Probabilmente entrambi gli aspetti. Il problema è che l’Asse mediano di scorrimento veloce, fondamentale per la viabilità di Cagliari, è troppo spesso teatro di incidenti. Un numero elevato. E con il passare dei mesi aumentano sempre più, diventando quasi quotidiani. Spesso si tratta di tamponamenti senza particolari conseguenze, per fortuna, per quanto riguarda i feriti. Ingenti invece i danni ai mezzi coinvolti e soprattutto enormi i disagi al traffico. Eppure nonostante le proteste, nessuno sembra voler intervenire per cercare di ridurre gli impatti negativi, nella speranza che non accadano tragedie (che comunque in passato sono giù successe).

Il punto critico è il rettilineo prima dell’uscita per Genneruxi. Qui ci sono molti incidenti. E ci sarebbe anche una motivazione. Con il senso unico in viale Marconi è aumentato il traffico di veicoli che passano sull’Asse mediano per poter raggiungere la strada arginale che costeggia lo stagno di Molentargius, per dirigersi verso Quartu. E soprattutto per svoltare e prendere il sovrappasso, in tanti effettuano manovre improvvise: dalla corsia di sorpasso si inseriscono in quella a destra per poter poi prendere l’uscita per Genneruxi o il ponte sopra l’Asse mediano per proseguire così verso il tratto a senso unico, accanto al canale di Terramaini, che porta in viale Marconi.

Qui gli incidenti si ripetono con frequenza. E quando ci sono altri tamponamenti o cantieri nella zona, la viabilità ne paga pesanti conseguenze, con ripercussioni in tutta la città. A metà mese per la contemporaneità di due incidenti, proprio sull’Asse mediano, e di un lavoro urgente di Abbanoa in viale Marconi il traffico è rimasto paralizzato per quasi tutta la mattinata: per fare pochi chilometri è stata necessaria più di un’ora. Ovviamente spesso la responsabilità è dei conducenti dei veicoli: non rispettano le distanze di sicurezza, viaggiano ad alta velocità (o comunque oltre i limiti presenti nella strada), effettuano manovre improvvisamente e sono distratti soprattutto dall’utilizzo del telefono cellulare. Un altro tratto “pericoloso” è quello subito dopo la curva, in direzione Sestu, prima dello svincolo per via Cadello e Pirri: l’alta velocità è la causa di molti incidenti con veicoli che finiscono contro il guardrail centrale, o in quello che separa la corsia per andare verso la rotatori di via Cadello e il ponte sopra la stessa rotonda.

Come detto la velocità è spesso responsabile di quanto accade: non mancano le sanzioni da parte degli agenti della Polizia Locale di Cagliari quando viene piazzato l’autovelox. Così salta fuori che c’è anche chi raggiunge i 193 chilometri orari sull’Asse mediano, scambiato per un tratto di una pista di formula 1. Anche per questo l’amministrazione comunale vuole correre ai ripari: nei prossimi mesi potrebbero essere piazzati una decina di autovelox, e tre o quattro potrebbero essere sistemati proprio sull’Asse mediano.

La richiesta di chi passa quotidianamente sulla strada a scorrimento veloce è anche quella di studiare qualche intervento che permetta di rendere più sicura la strada soprattutto in corrispondenza degli svincoli. È in questi tratti che si verifica il maggior numero di incidenti. La rivoluzione attuata a Cagliari su molte strade (rimpicciolite) sembra destinata a scoraggiare l’utilizzo dell’auto: per questo si sta puntando sulla realizzazione di una metropolitana leggera di superfice che possa incentivare le persone a usare sempre di più i mezzi pubblici. Una sfida dall’esito incerto e che si conoscerà solo quando tutti i grandi lavori in corso a Cagliari saranno terminati. Intanto però si spera che non accadano gravi incidenti stradali sull’Asse mediano se gli appelli a una sua “messa in sicurezza” continueranno a cadere nel vuoto.

© Riproduzione riservata