Un maestoso monumento, uno dei più belli che l’archeologia nuragica isolana abbia mai regalato. È il nuraghe di Bau Mendula che si affaccia su una collina alle pendici nord-occidentali del Monte Arci. Nel territorio di Villaurbana rappresenta un tesoro ricco di storia e cultura ancora poco conosciuto e che merita di essere adeguatamente valorizzato e tutelato. Ed è anche per queste ragioni che il nuraghe è stato uno dei protagonisti assoluti delle Giornate Fai di primavera in provincia di Oristano: oltre 550 visitatori sono arrivati da ogni parte dell’Isola per poterlo scoprire grazie all’iniziativa organizzata dalla delegazione Fai di Oristano in collaborazione con l’amministrazione comunale di Villaurbana, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna e Forestas.

Il sito del nuraghe Bau Mendula si trova tra il monte Arci, terra dell'ossidiana e il monte Grighine, in una zona collinare ricca di vigneti, uliveti e campi di grano. Terra fertile secolare di importante produzione di vini, olio e soprattutto pane, per il quale Villaurbana è conosciuta anche a livello nazionale. Soprattutto ai piedi del monte Arci la vegetazione è caratterizzata da lecci e querce, numerose le sorgenti di acqua purissima: un paesaggio mozzafiato fa da cornice al nuraghe Bau Mendula che domina su una collina. Come ha spiegato Riccardo Locci, funzionario responsabile della tutela archeologica della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio “l’edificio era posto a controllo della vasta piana antistante, attraversata dal rio Tumboi, e della via di penetrazione verso le zone interne. In collegamento con i numerosi nuraghi disposti nei rilievi vicini, il monumento era un caposaldo della rete di gestione del territorio realizzata dalle comunità che popolavano le pendici del monte nel corso dell'età del Bronzo”.

Visitatori al nuraghe Bau Mendula alle Giornate Fai di primavera (foto concessa)
Visitatori al nuraghe Bau Mendula alle Giornate Fai di primavera (foto concessa)

Visitatori al nuraghe Bau Mendula alle Giornate Fai di primavera (foto concessa)

Il nuraghe Bau Mendula, che già negli anni Novanta fu oggetto di una prima indagine stratigrafica, ha una struttura complessa in cui sono evidenti le diverse fasi costruttive e successive fasi di riutilizzo. “Il nuraghe, ancora in gran parte coperto dai crolli e dai sedimenti, è costruito con grandi blocchi di basalto, è composto da una torre centrale circondata da un poderoso bastione – spiega lo studioso – Il bastione si articola in quattro torri laterali collegate da cortine murarie. Tra esse la torre laterale sud-ovest conserva la copertura a tholos dell'ambiente circolare del piano terra”. Proseguendo nella torre centrale è visibile anche una parte del pavimento della camera del primo piano, raggiungibile attraverso una scala elicoidale parzialmente crollata. A ridosso del nuraghe si sviluppa un abitato pluristratificato che ha restituito testimonianze di vita databili tra l'età del Bronzo e l'età tardo antica.

Un grande patrimonio storico archeologico che presto conoscerà importanti opere di valorizzazione e promozione. Come è stato ricordato durante le recenti visite guidate dal Fai “il nuraghe Bau Mendula sarà oggetto di interventi di scavo archeologico, restauro e valorizzazione, frutto della collaborazione tra il Comune di Villaurbana e la Soprintendenza”. Si tratta di una nuova campagna di scavo finanziata con il bando “Attrattività dei borghi storici” nell'ambito dei fondi Pnrr e dal programma “Valorizzazione patrimonio culturale e musei” della Regione. Progetti su cui da tempo ha scommesso l’amministrazione comunale guidata da Paolo Pireddu e che mirano ad approfondire le conoscenze e a realizzare le opere necessarie alla valorizzazione e alla fruizione da parte del grande pubblico dell’intera area archeologica. Anche la responsabile della delegazione Fai Bruna Bianchina ha sottolineato che “l’obiettivo dell’iniziativa era far conoscere questo importante patrimonio ma anche le prospettive di valorizzazione”.

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