Quattro storie di violenza, quattro racconti di sopravvivenza e rinascita. È "Parlano le donne", documentario in cui quattro vittime di violenza domestica raccontano a cuore aperto, a quattro studenti e studentesse, le proprie tristi vicende personalei.

Un intenso racconto che andrà in onda domani, mercoledì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (su Rai3, alle 13).

Protagoniste quattro donne che hanno saputo reagire dopo i soprusi, fisici e psicologici, perpetrati all'interno delle quattro mura domestiche e che ora sono impegnate in prima linea per aiutare altre donne che stanno vivendo quelle stesse situazioni, anche attraverso la loro testimonianza di vita: Rosaria, 60 anni, di Napoli, consulente fiscale e madre di due figli; Grazia, 54 anni, di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, e Presidente dell'Associazione Manden; Zdenka, 49 anni, originaria dell'ex Jugoslavia e in Italia da 30 anni, madre di una bimba di 9 anni; Beatrice, 56 anni, abbandonata dalla madre a pochi giorni dalla nascita, fondatrice del Centro Antiviolenza di Spoleto.

A incontrarle e a fare da portavoce alla storia di ognuna, individuata con Fondazione Pangea Onlus, uno studente o una studentessa, provenienti da tre istituti scolastici di diverse città d'Italia: il Liceo Ginnasio Statale Anco Marzio di Ostia - dove si è appena diplomato Paolo, che conoscerà Grazia, e dove studia Elisa, che dall'incontro con Zdenka racconterà anche la sua indiretta esperienza di violenza di genere -, il Liceo Statale Assunta Pieralli di Perugia - dove è studentessa Giulia, portavoce della storia di Beatrice - e il Liceo Statale Antonio Genovesi di Napoli - istituto del 17enne Dario, che approfondirà l'esperienza di Rosaria. L'incontro e il dialogo fra le donne e i ragazzi rappresentano un momento di scambio e di arricchimento per entrambe le parti: per le prime per aprirsi e raccontare le proprie storie, tra difficoltà, errori e riscatti, e per gli studenti per acquisire nuove competenze e per diventare loro stessi divulgatori nei loro contesti di riferimento, tasselli essenziali di un processo di sensibilizzazione dell intera società.

(Unioneonline/v.l.)
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