Tutto in una ventina di giorni: con 45mila presenze dal 7 al 25 agosto, Villasimius raddrizza una stagione turistica che era nata con i peggiori presupposti (leggi Covid, viaggi bloccati, voli aerei annullati).

Pieni gli alberghi, le seconde case, le vie del centro con i locali, le spiagge (anche se per fortuna, ma anche per capacità organizzative, senza assembramenti).

Viaggiano cariche anche le navette che per due euro accompagnano bagnanti da un capo all'altro della costa.

È servito anche il messaggio di sicurezza trasmesso dagli esiti dei test sierologici effettuati tre mesi fa su residenti e lavoratori del comparto turistico: appena quattro le persone con anticorpi su 2.400 sottoposte ai test. E alla fine, spiegano in Comune, la prospettiva di una stagione da 400mila presenze è, contro ogni pronostico, realistica. Neanche malaccio, rispetto alle 650mila dell'anno scorso.
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