Una delle spiagge più lunghe della Sardegna, protetta da una bellissima pineta. È Marina di Sorso, perla turistica dell'isola nord occidentale.

I locali che costeggiano la riviera si stanno rimettendo in moto (non tutti), dopo un lungo periodo di stop e incertezze, dovute all'emergenza coronavirus.

Laura Mura, col marito Antonello Zappino, gestisce da anni uno dei ristoranti "cult" della Sardegna settentrionale, che offre lavoro a decine di dipendenti. Il locale ha riaperto i battenti e i due imprenditori, nonostante le difficoltà, si stanno rimettendo in gioco con entusiasmo.

"Ci vuole davvero coraggio a riaprire di questi tempi, ma noi ci tentiamo.- commenta Laura Mura - Facciamo finta che sia di nuovo la prima volta, pronti ad accogliere i nostri clienti con il sorriso, seppur celato da una mascherina". Qualche chilometro più in là Alessandro Rizzu gestisce un bar-ristorante e un piccolo stabilimento balneare. Il giovane sassarese si prepara alla riapertura della sua attività per il fine settimana."Mi sto attrezzando al meglio con i dovuti distanziamenti - spiega - I clienti mi hanno anche contattato. Vedo finalmente un po' di luce in fondo al tunnel e magari riuscirò a salvare la stagione".

Malgrado i tanti problemi arrecati dalla pandemia, ai quali si è aggiunto il maltempo, alla Marina di Sorso si respira quindi aria di positività, soprattutto da parte di giovani e valenti imprenditori.Il segnale di una Sardegna che non vuole arrendersi di fronte alle avversità e cerca di ripartire con le proprie gambe.
© Riproduzione riservata