La causa della morte del corallaro Doriano Belloni sarebbe legata a un arresto cardiaco per infarto.

Saranno, però, gli ulteriori esami istologici a dare una piena conferma. Sembrano esclusi, quindi, il cattivo funzionamento dell’attrezzatura e la mancata vigilanza. Sono alcuni elementi emersi dall’autopsia effettuata ieri dal medico legale Roberto Demontis, nominato dal pm Marco De Crescenzo che sta coordinando le indagini per omicidio colposo, scattate dopo la tragica immersione per la pesca del corallo costata la vita, appunto, a Doriano Belloni, 74 anni. Resta sotto sequestro l’imbarcazione, dalla analisi e dalle verifiche potrebbe venir fuori qualche eventuale anomalia dei sistemi di sicurezza. Indagini che sta svolgendo la Capitaneria di Bosa, guidata dalla comandante Alessandra Gabrini.

Indagati il presidente della cooperativa pescatori Giuseppe Ledda, 52 anni di Bosa e Mauro Franco Avellino, (46) capobarca bosano (assistiti dagli avvocati Vittorio Delogu e Annalisa Soggiu). Si tratta di un atto dovuto, a garanzia di tutte le persone coinvolte, e che ha permesso agli indagati di nominare un proprio perito, il medico legale Filippo Monni. Secondo la prima ricostruzione degli uomini della Guardia costiera di Bosa, domenica mattina Belloni, 74 anni originario di Rimini, insieme a quattro pescatori aveva preso il largo a bordo di un peschereccio. La tragedia si è consumata intorno alle 9.30.

L’articolo completo di Patrizia Mocci su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital

© Riproduzione riservata