Tajani: «Pratobello 24, la strada migliore da seguire»
Il segretario di Forza Italia a Cagliari per mettere il sigillo sul passaggio agli azzurri di sessanta amministratoriDalla proposta di iniziativa popolare contro la speculazione energetica, che sostiene, fino al motivo concreto della sua visita ieri a Cagliari, ovvero il sigillo sul passaggio in Forza Italia di ben sessanta amministratori dell’Isola (compresi i consiglieri regionali Gianni Chessa, Piero Maieli e Alfonso Marras), passando per il conflitto in Ucraina, per la prossima manovra nazionale, per la candidatura di Raffaele Fitto alla commissione Ue e per le voci rimbalzate dopo il recente incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi. Antonio Tajani ha parlato sicuramente da ministro degli Esteri e molto da segretario azzurro. Dopo un saluto agli elettori al T-Hotel, e prima della manifestazione organizzata da Coldiretti a Dolianova, un passaggio nella sede del gruppo L’Unione Sarda dove ha incontrato l’editore Sergio Zuncheddu, che si è soffermato sulla mobilitazione per la Pratobello 24 e ha manifestato gratitudine per i comitati, i sindaci e i tantissimi sardi che hanno firmato il testo.
Oltre centomila sottoscrizioni per la proposta di legge che ha l’obiettivo di fermare gli speculatori: che idea si è fatto?
«Forza Italia considera l’iniziativa popolare saggia, credibile e seria. È la strada migliore da seguire perché va in una direzione giusta ed equilibrata. Non capisco perché la presidente della Regione (Alessandra Todde, ndr) abbia cambiato idea rispetto a quando stava al Governo. Ora critica una legge (il decreto Draghi, ndr) che lei ha sostenuto perché era viceministro, in realtà era al corrente di tutto quello che accadeva».
Il suo partito cosa farà in concreto?
«Presenteremo in Parlamento una iniziativa sulle energie rinnovabili: è un tema da affrontare con grande serietà. Nei prossimi giorni il nostro deputato e coordinatore sardo Pietro Pttalis sarà dal ministro Pichetto Fratin per parlare proprio di questo tema. La moratoria serve a poco. Si tratta di evitare in ogni modo di devastare il patrimonio ambientale e di cercare di avere l'energia necessaria: ormai guardiamo al futuro, alla lunga si abbandoneranno il carbone e il gas, d’altra parte anche per la competitività delle imprese serve avere un'energia che costi sempre meno. Ecco perché serve un mercato unico dell'energia a livello europeo».
Forza Italia punta al 20% alle prossime politiche. Un obiettivo molto ambizioso. Oggi è qui per dare il benvenuto a sessanta amministratori che hanno scelto di sposare il vostro progetto.
«I recenti sondaggi ci danno in forte crescita. Questo dimostra che siamo credibili, affidabili, seri. Siamo una grande forza al centro della politica italiana, parte integrante del centrodestra, ma alternativi alla sinistra. L’ho detto e lo ripeto: dobbiamo costruire quella grande forza moderata che deve occupare lo spazio che c'è tra Giorgia Meloni e Elly Schlein. Puntiamo al 20% e stiamo lavorando per questo. L’adesione degli amministratori è diffusa: quello che accade in Sardegna accade anche nel resto d'Italia».
Non teme che si tratti di ingressi per interesse?
«Non offriamo poltrone a nessuno, soltanto la possibilità di essere parte della costruzione di un grande disegno politico. Ho salutato con grande soddisfazione la visione dell'intero gruppo e questo significa che anche in Sardegna Forza Italia aggrega. Apriamo le nostre porte, ma non siamo né un taxì né un albergo a ore. Siamo una grande forza politica che ha bisogno di nuovi protagonisti. Per quanto riguarda gli ex consiglieri del Psd’Az, hanno scelto liberamente di aderire a FI, noi non abbiamo fatto alcuna campagna acquisti, facciamo delle scelte che servono a far crescere il consenso nel centrodestra. Ora sono approdati nel nostro partito e se vorranno crescere si conquisteranno con il lavoro lo spazio che meriteranno di avere».
Che significato dà all’incontro dei giorni scorsi tra Marina Berlusconi e Mario Draghi?
«Al governo tutti possono dormire sonni tranquilli per quanto riguarda la coerenza e la lealtà di Forza Italia. Abbiamo le nostre idee e la nostra identità, e non ci facciamo condizionare da altri. Continueremo ad essere leali per rafforzare il centrodestra, anzi tutta la mia azione politica e l'azione politica di Forza Italia punta ad occupare quello spazio che c'è al centro, che è libero oggi, proprio per rafforzare e allargare i confini del centrodestra: perché la destra senza il centro non vince, guardate cosa ha fatto Le Pen, ha preso tanti voti ma non ha vinto. Noi in Europa siamo i garanti della stabilità italiana».
Raffaele Fitto sarà commissario Ue?
«È il miglior candidato possibile e mi auguro che i partiti di sinistra italiani lo sostengano come Berlusconi sostenne Gentiloni e come Fitto stesso sostenne Gentiloni. E quindi mi auguro che la sinistra faccia una scelta che vada nella direzione della tutela degli interessi italiani. Quando si gioca la partita fuori casa si tratta di difendere l'Italia e Fitto è il candidato dell'Italia, non è il candidato del governo o del centrodestra. Penso che alla fine prevarrà il consenso».
C’è la possibilità che venga autorizzato l’uso di armi occidentali in territorio russo. Teme un’escalation del conflitto?
«Credo che si debba lavorare per andare avanti nella direzione di un tavolo per la pace e di una conferenza come quella che si svolse in Svizzera un paio di mesi fa, con la partecipazione anche della Russia e della Cina. Ma la Russia non può arrivare con la soluzione e cioè la resa dell'Ucraina, la pace è un'altra cosa: la pace è una pace giusta che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina».
Prossima manovra nazionale: Forza Italia è favorevole alla tassa sugli extraprofitti?
«Siamo assolutamente contrari. L’abbiamo detto fin dall'inizio e non abbiamo avuto nessuna segnalazione in questa direzione. C'è il nostro no e il ministro Giorgetti non ne ha mai parlato».
Processo Open Arms: per Salvini sono stati chiesti sei anni.
«Ha fatto il suo dovere di ministro dell'Interno per difendere la legalità. Chiedere sei anni di carcere per questo motivo appare una scelta irragionevole e per giunta senza alcun fondamento giuridico».