Il Campionato del Mondo Rally Wrc si appresta a tornare in Sardegna, con base ad Alghero, dal 30 maggio al 2 giugno. La 21ª edizione del Rally Italia Sardegna, organizzato dall’Aci con il supporto della Regione, sarà valido per il sesto round iridato Wrc, Wrc2, Wrc3 e Junior e avrà al via ben 87 equipaggi tra cui tutti i protagonisti della lotta per il titolo, ma anche18 Junior, 43 prioritari. In gara equipaggi di 34 nazionalità diverse, tra cui 21 italiani, 8 dei quali sardi. Previsti 260 km cronometrati, articolati in 16 prove speciali da percorrere in 48 ore. Giovedì 30 la parata, venerdì 31 prima lo shakedown a Ittiri e, alle 13.30, la partenza da Alghero, dove la manifestazione si concluderà alle 15.30 di domenica 2 con le premiazioni.

La presentazione

Ieri, a Roma, il Ris 2024 è stato presentato alla stampa. Il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha da sempre ribadito l’unicità degli sterrati sardi che ospitano le speciali e l’importanza del rapporto con la Regione: “In questo ventennio sono successe tante cose. La scelta di spostare il Rally d’Italia dalla Liguria alla Sardegna è stata un’impresa complessa, difficile da realizzare, ma alla fine si è rivelata vincente. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo grazie alla Regione Sardegna, che ha contribuito sostanzialmente a sostenere oneri e costi, poiché da soli non sarebbe stato possibile”.

Turismo, visibilità e indotto.

«Nonostante la gente creda il contrario, la Sardegna è una delle regioni meno turistiche d’Italia, al decimo posto nella graduatoria. Il turismo incide sull’8% del PIL sardo mentre su quello nazionale è del 12%. Per questo vogliamo cercare di ampliare la stagione turistica e la Regione ha scelto che lo sport come volano», ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu: «Da ex sindaco posso dire che le strade sterrate non sono facili da mantenere, ciononostante resistiamo anche perché il piano paesaggistico regionale ci vieta di asfaltare le strade sterrate e di abbattere i muretti a secco. Ma l’interesse nel preservare le strade sterrate è incentivato anche dalla volontà di mantenere il Rally d’Italia in Sardegna e garantire un percorso che ha pochi paragoni anche a livello internazionale. Ci aspettiamo di vedere delle belle immagini da parte dei media, come ampiamente fatto in passato, che rendano al massimo l’investimento promo pubblicitario effettuato per la nostra isola che ci aspettiamo di mantenere a lungo nel tempo».
 
Giulio Pes di San Vittorio, presidente di Aci Sport Spa e di Ac Sassari, ha raccontato un episodio: «Il presidente del Consiglio Regionale della Sardegna Piero Comandini mi ha recentemente ricordato che in Sardegna abbiamo due eccellenze sportive, il rally mondiale e Luna Rossa. Un riconoscimento fondamentale anche per gli investimenti fatti in questi anni dall’Aci e per la ricaduta che riversa sul territorio, che andremo a monitorare ancora una volta anche quest’anno grazie ad uno studio ad hoc dell’Università di Sassari. Oltre al Rally Italia Sardegna, tanti altri eventi sono stati supportati dalla Regione quindi ci auguriamo che lo siano anche in futuro. Ringrazio inoltre la prefettura di Sassari e tutte le forze dell’ordine che ci supportano durante la manifestazione».

«Io dico sempre che noi giochiamo con le macchinine per produrre valore, e attualmente queste portano a 13 milioni di euro il valore media certificato da Nielsen per il Ris. Quest’anno in sole 48 ore ci sarà una battaglia entusiasmante su 266 km cronometrati, una sfida che è stata colta dagli iscritti ben 87, un numero per cui molti equipaggi soprattutto sardi ed amatori rischiavano di stare fuori, senza alcuni accorgimenti studiati con la federazione internazionale», ha spiegato Antonio Turitto, General Manager del Ris. «Avremo telecamere fisse che monitoreranno il pubblico sulle prove, e poi dei sensori fornitici da un’azienda sarda per poter così gestire meglio la sicurezza. Ringrazio i Comuni e gli enti pubblici e privati che collaborano con noi, e ci dispiace molto quando a qualcuno dobbiamo dire di no, e l’Esercito Italiano che sarà con noi nella giornata finale del 2 giugno».

Alghero e l’alternanza con Olbia

«Voglio ringraziare il presidente Sticchi Damiani per la sua volontà nel supportare e volere il rally mondiale in Sardegna, un’eccellenza che dobbiamo mantenere cercando di sensibilizzare sempre di più i territori grazie all’importante e fondamentale supporto dell’organizzazione di Aci» ha concluso Mario Conoci, sindaco di Alghero. «Gli eventi sportivi creano promozione turistica ed economia, Alghero ha ospitato tante manifestazioni sportive, ma il Wrc resta l’evento di punta per la nostra città, che abbiamo condiviso alternandoci con Olbia, una collaborazione che è una bella dimostrazione di come la nostra isola punta a crescere tutta insieme, perché i nostri competitor sono altrove in Italia e all’estero. Vi aspettiamo in Sardegna per godervi questo spettacolo».

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