Viaggio nel mondo dei Cagliari club: Oristano, trenta soci e tante iniziative
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Quattro anni di vita, 30 soci e tante iniziative all'attivo.
Il Cagliari club "Oristano rossoblù" è presieduto da Gianluca Locci, 35 anni, innamorato del Cagliari dai tempi dell'UEFA.
«Ero bambino, mio padre mi fece una bellissima sorpresa, mi portò allo stadio a vedere Cagliari-Juventus: vinsero i rossoblù, 1-0, grazie al gol di Dely Valdes".
Il circolo più social di tutti non si perde un incontro del Cagliari: «Abbiamo seguito la squadra in tutte le amichevoli che si sono tenute in Sardegna da quando è nato il nostro club. Oristano è un ricco bacino di tifosi. Vogliamo dare un segnale della nostra presenza anche su internet con twitter, facebook, instagram e youtube. Abbiamo realizzato qualche diretta facebook delle nostre riunioni e persino un video ufficiale per la campagna tesseramenti al Centro Coordinamento», racconta Gianluca.
Come in ogni club che si rispetti, non mancano le cene e l'organizzazione dei pullman per vedere le partite nel capoluogo sardo.
Caterina Vargiu è la vicepresidente del circolo oristanese. Amante del calcio grazie al papà che la portava a vedere a Thiesi le partite dell'allora campionato interregionale, Caterina racconta:
«Questa mia passione calcistica proseguì col Cagliari e per vedere la prima volta i rossoblù al Sant'Elia, ho dovuto aspettare qualche anno ancora. Ci ha pensato mio marito: il match era un Cagliari Milan e successivamente contro la Juventus».
Per Caterina, casalinga di 48 anni, un grande desiderio:
«Siamo una bella comunità di tifosi ma ci manca ancora una sede stabile dove poterci riunire per programmare i nostri eventi e per poter vedere le partite del Cagliari quando non possiamo andare allo stadio. Speriamo di poter avere al più presto un luogo tutto nostro».
Per il socio Luigi Onni, 47 anni, basta il nome per capire con chi si ha a che fare: «I miei genitori me l'hanno dato in onore di Riva, io tra l'altro sono nato nel 1969, non potevo che diventare tifoso rossoblù fin dalla tenera età». La squadra come simbolo identitario: «Il Cagliari è appartenenza e rappresenta l'intera isola, un unico popolo», racconta l'informatico molto legato alla squadra della fine degli anni Settanta, quella con Mariano Delogu presidente.
Nel circolo oristanese tante generazioni a confronto: per Alessio Cuscusa, socio di 40 anni, l'amore per i rossoblù è scoppiato nei tempi della C, durante la doppia promozione guidata da Ranieri. «Mio padre mi portava spesso allo stadio, sono un tifoso passionale, ci rimango molto male quando la squadra perde, mi cambia l'umore».