Il Cagliari non si ferma più. Vince anche a Bergamo, sul campo della fortissima Atalanta, e la aggancia in classifica al quarto posto. Sì, non è un sogno, gli uomini di Maran sono in piena zona Champions League, e ci sono arrivati al termine della miglior partita della stagione. Una prova corale impeccabile, contro una Dea che - almeno nei primi 45 minuti - ci ha capito davvero poco. Tramortita dal pressing asfissiante e dalle rapidissime ripartenze dei rossoblù. Il miglior attacco del campionato (30 gol in 10 partite) resta a bocca asciutta.

IL PRIMO TEMPO - Pronti via e al terzo minuto Simeone viene lanciato in campo aperto da un ottimo Oliva, la sua conclusione è respinta da Gollini. Il Cagliari gioca meglio, un'altra manovra dopo 3 minuti porta alla conclusione volante Nainggolan, tiro deviato, e sul successivo corner il Cholito la spizza e Joao Pedro manca per un attimo l'appuntamento col gol.

Pressing alto (Simeone e Nainggolan sembrano assatanati) e veloci ripartenze, così Maran disinnesca la Dea. Splendida l'azione che mette in porta Rog al 21': Lykogiannis per vie centrali, velo di Joao Pedro per Castro che vede l'inserimento del croato e lo serve di prima intenzione, un intervento alla disperata di Djimsiti (che anticipa anche Gollini) evita il peggio.

L'Atalanta si fa vedere al 27' con un tiro al volo di Castagne su cross di Pasalic, palla a lato. Ma è ancora Cagliari, che prima ci prova con una gran botta da fuori di Nainggolan, di poco alta, poi va vicinissimo al gol alla mezz'ora. Duettano a destra il Ninja e Simeone, quest'ultimo con un colpo sotto di gran classe premia lo scatto di Cacciatore, che mette per Joao Pedro, la cui conclusione viene contrastata da un altro intervento disperato - e decisivo - di Djimsiti.

Simeone e Cacciatore esultano(Ansa)

Al 32', fortunoso ma strameritato, arriva il vantaggio. Punizione cross di Lykogiannis e Pasalic beffa Gollini deviando nella propria porta.

La reazione orobica è tutta in un'azione personale di Gomez, il suo gran tiro si stampa sulla traversa. Poi, a dimostrazione del nervosismo di un'Atalanta che non riesce a giocare come sa, arriva l'espulsione di Ilicic, che scalcia malamente Lykogiannis dopo un contrasto prolungato e si becca il cartellino rosso. Chiude la prima frazione di gioco una saetta da fuori di Simeone che termina non di molto a lato.

La gioia di Joao Pedro dopo il raddoppio di Oliva (Ansa)

SECONDO TEMPO - A inizio ripresa subito Castro in area prova a destreggiarsi in mezzo a due: chiuso, reclama il rigore, Abisso non lo concede. L'Atalanta risponde con Malinovskiy, senza pretese la sua botta dai 30 metri.

I bergamaschi, pur in inferiorità numerica, guadagnano metri e premono a testa bassa alla ricerca del pari. Ma al 13' arriva il raddoppio, gran gol di Oliva, primo per lui in serie A: Simeone penetra in area sulla destra e serve una palla bassa all'indietro per l'accorrente uruguaiano che non sbaglia.

L'Atalanta prova a riaprirla subito, Klavan respinge il colpo di testa di Muriel, sulla sfera si avventa Hateboer che colpisce male e spreca un'ottima occasione. Maran toglie uno stanco Rog per lasciar spazio a Nandez. Gli ultimi 25 minuti sono un assalto all'arma bianca della Dea, che colleziona angoli su angoli e crea anche qualche occasione, ma non riesce a sfondare l'attenta retroguardia rossoblù. Ci prova con Muriel di testa, poi con Barrow appena entrato: una buona chance, sprecata, all'81'.

Il gol di Oliva (Ansa)

Ma è il Cagliari a sfiorare il tris con un gran contropiede orchestrato da Nainggolan, rifinito da Joao Pedro e concluso con un diagonale di Nandez che trova l'ottima risposta di Gollini.

E quando all'87' Olsen si supera per deviare in corner un gran tiro del solito Malinovskyi l'Atalanta capisce che è finita.

C'è solo tempo per far rifiatare Castro e uno strepitoso Simeone, al loro posto Ionita e Cerri. Poi è festa rossoblù.

(Unioneonline/L)

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