Cagliari-Virtus Entella, Pisacane: «Vogliamo andare avanti il più possibile, sarà partita vera»
L’allenatore, atteso dall’esordio ufficiale: «Mercato? Non ho paura di perdere nessuno, poi con offerte irrinunciabili qualcuno può partire»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Mi aspetto una partita vera contro un avversario organizzato e ben allenato. Crediamo nella Coppa Italia, ti rendi conto dove ti può portare strada facendo. E noi vogliamo andare il più avanti possibile». La Virtus Entella nel destino di Fabio Pisacane, contro cui farà il suo esordio sulla panchina del Cagliari sabato sera alla Unipol Domus nel primo turno di Coppa Italia, appunto, e alla quale fece il primo gol in Serie B quando indossava la maglia dell’Avellino.
È il primo impegno ufficiale, il primo vero banco di prova, dunque, dopo un mese di lavoro. Inutile, però, fare percentuali sullo stato di avanzamento dei lavori, sia dal punto vista atletico che tattico. «Queste sei amichevoli ci hanno permesso di cogliere tanti spunti importanti e, allo stesso tempo, di lavorare sulle cose negative», la premessa nella conferenza stampa al “Crai Sport Center” di Assemini. «Al netto di tutto, io spero di vedere un Cagliari al 100% e che provi a mettere in pratica certi concetti sui quali abbiamo lavorato, soprattutto sulla circolazione della palla».
Difficilmente ci sarà Luperto, tradito da un polpaccio. «Più no che sì». Gaetano? «È reduce da un’operazione al menisco e si sta allenando col gruppo da una settimana. Sarà difficile vederlo in campo». Sull’ultimo arrivato Esposito, il nuovo tecnico rossoblù tiene poi a precisare: «È un ragazzo di qualità, personalità e, nonostante la giovane età, di grande esperienza. Siamo davvero felici che sia qua con noi».
Qualcuno, invece, potrebbe partire da qui alla fine del mercato. «Non ho paura di perdere nessuno, sin da quando ho iniziato questo percorso ero consapevole che, davanti a offerte irrinunciabili, qualcuno potrebbe partire», chiarisce Pisacane. «Mi auguro che questo non accada, chiaramente. Ma il mercato è dinamico e ci dobbiamo abituare».