Per Tommaso Giulini la vittoria in Cagliari-Roma è un grande risultato, ma deve essere un punto di (ri)partenza. «Non ci dobbiamo accontentare, né esaltarci per questa buona prestazione», prova a volare basso il presidente dopo l’1-0 della Domus. «Quello che abbiamo messo dentro a Napoli e oggi dobbiamo continuare a metterlo in campo, saremo in tantissimi a cercare di venire fuori dalle ultime posizioni. Vorrei che la squadra, dopo la grande esultanza di oggi, da domani torni a pensare agli obiettivi».

Giulini vuole che il Cagliari resti molto concentrato sull’obiettivo: «Dobbiamo lavorare. È un progetto giovane, con la scelta di un allenatore che viene dalla Primavera e va seguito, con tanti ragazzi giovani. Bisogna lavorare ancora di più, se si vuole da dentro fare meglio. Abbiamo otto giocatori che hanno fatto almeno la Primavera, se non il settore giovanile: tutto questo non è semplice».

«Non ci dobbiamo accontentare», è la richiesta che fa Giulini «Fossimo stati più scafati avremmo raccolto anche qualcosa in più. Questo è quello a cui dobbiamo puntare: non voglio abbattere l’entusiasmo che si è visto negli spogliatoi, ma dobbiamo fare ancora di più».

«Dedico la vittoria di oggi a Mattia Felici – ha aggiunto Giulini -, nessuno pensava che potesse essere così grave l’infortunio. Mercato? Fino a ieri pensavamo a centrocampo di fare qualche investimento, la partita di oggi dà altre valutazioni. Dovrò rivalutare con direttore e allenatore, dopo la gara di oggi e quelle con Atalanta e Pisa, se saranno queste le indicazioni. Sicuramente fino a ieri l’idea di prendere un centrocampista era avanzata, dopo l’infortunio di Felici non abbiamo ancora pensato se prendere un attaccante o un esterno».

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