Poteva essere un Natale con vittoria per il Cagliari, capace di cancellare un primo tempo complicato con una ripresa di grande grinta, invece all’89’ il Pisa ha agguantato il 2-2. Un pareggio che lascia con l’amaro in bocca Fabio Pisacane e i suoi: «Dispiace, perché nelle ultime tre gare in casa abbiamo gettato al vento quattro punti», dice il tecnico nel dopogara. «Una squadra come la nostra non può permetterselo, deve mettere dentro un po’ di sana furbizia e capire che la partita è finita senza puntare a essere sempre belli».

Pisacane aveva azzeccato la scelta iniziale, quella di lanciare Semih Kılıçsoy dal 1’ autore del suo primo gol in Serie A e con la maglia del Cagliari. «Ho cercato di aspettarlo e oggi si sono creati i presupposti per poterlo inserire dal 1’. Sono contento e felice per il ragazzo: ha lavorato in silenzio, non è facile arrivare da un altro Paese e un’altra cultura. Il tempo è galantuomo e Semih è stato premiato». L’altra è stata Juan Rodríguez, preferito ancora una volta a Luperto: «È un giocatore forte, un ragazzo che anche oggi ha fatto una grandissima partita. La mia è stata soltanto una scelta tecnica, sono contento perché di partita in partita cresce tanto».

La valutazione della partita, da parte di Pisacane, è a due facce. «Nel primo tempo c’è stato un Cagliari sottotono, anche se qualche tiro l’abbiamo fatto. Soffrivamo i calci piazzati e la profondità, perché facevamo poco filtro a centrocampo. Nella ripresa sicuramente la squadra è cresciuta in condizione: peccato, perché non si possono gettare via due punti come abbiamo fatto oggi».

A Pisacane non va giù il primo tempo: «Cerco di analizzare le partite a 360°. Abbiamo preso due azioni micidiali in transizione dove ci hanno fatto male sulla profondità, c’è stato un disimpegno di Obert che ha spalancato la strada al Pisa. Poi, ogni volta che battevano un angolo, c’era la sensazione che ci facessero male». Meglio il secondo: «Tolto il giallo a Mina il Pisa ha creato solo negli ultimi minuti, eravamo in controllo e dispiace per il gol. Paghiamo il fatto di essere troppo ingenui in certi casi».

Durante la partita di oggi, Pisacane ha dovuto cambiare più volte il Cagliari. «Obert, per la prima volta in stagione, era sottotono e l’ho tolto all’intervallo. Poi siamo passati a un 4-3-3 con Palestra più avanzato e Zappa dietro, nel finale ho messo Cavuoti per contenere e Borrelli per tenere palla. Per vincere la partita oggi serviva mettere dentro certe caratteristiche: evidentemente non siamo ancora pronti da questo punto di vista».

Nell’ultimo mese si è rilanciato alla grande Gaetano: «Lo abbiamo visto crescere, ha pagato il fatto di non aver svolto il ritiro ma in questo momento è acqua passata. Penso che lui possa essere l’uomo del girone di ritorno: è stato tante partite fuori, un giocatore col suo talento può essere una freccia importante». Mentre Luperto sembra essere fuori dai piani di Pisacane: «Sul mercato le domande dovete farle ad Angelozzi, la scelta mia è tecnica perché volevo un giocatore con caratteristiche diverse da Mina».

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