Atalanta-Cagliari, Palladino: «Scamacca aveva la febbre, ha stretto i denti»
Secondo successo consecutivo per i bergamaschi dopo quello di coppa col ChelseaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha dovuto faticare non poco l’Atalanta per avere la meglio del Cagliari, col 2-1 firmato da Gianluca Scamacca all’81’ su una situazione più che fortunata. Per Raffaele Palladino e i suoi pericolo scampato, dopo lo scivolone di sabato scorso a Verona (3-1): «È stata sicuramente una partita difficile, contro una squadra forte che sa ripartire», le parole del tecnico. «Abbiamo fatto un gran primo tempo e messo in difficoltà il Cagliari, siamo andati in vantaggio e il rammarico è non aver fatto il raddoppio. Se non lo fai può succedere di tutto».
L’Atalanta è calata nella ripresa, ma Palladino non vede un problema: «Abbiamo giocato tanto e c’è stato un dispendio di energie forte», spiega. «Sull’1-1 potevamo crollare, invece la squadra ha voluto questa vittoria. Ci sono forti valori del gruppo e lo dimostra l’aver voluto vincere questa partita». Anche per questo, l’allenatore degli orobici benedice l’avere una settimana libera: «Si è creato entusiasmo e per me è fondamentale, era importante vincere oggi».
Dalla prossima, col Genoa, l’Atalanta non avrà per un mese Kossounou e Lookman, convocati in Coppa d’Africa. «Perdiamo due giocatori che per noi sono molto importanti. Dispiace anche per l’infortunio di Djimsiti: vediamo cos’è successo, dovrò essere bravo questa settimana a capire le soluzioni diverse e preparare la partita col Genoa», aggiunge Palladino. Che è arrivato un mese fa al posto di Ivan Jurić e non si è potuto mai fermare per gli impegni ravvicinati: Con questa squadra finora ho potuto lavorare poco, adesso ci dobbiamo concentrare sulle partite e sul recupero».
Per Palladino e l’Atalanta secondo 2-1 consecutivo dopo quello al Chelsea. «Avere avuto una reazione e aver ribaltato quella partita mi ha fatto piacere. Ho visto il giusto spirito della squadra, vanno fatti i complimenti ai ragazzi». E su Scamacca: «Aveva 38° di febbre, ha stretto i denti e ci ha voluto dare una mano stasera. È stato molto bravo».
