Incendio a Milano, Morgan: “Voglio ospitare una o due famiglie di sfollati”
Il cantante, anche lui per ora costretto a lasciare la propria casa per precauzione, lancia l’appello
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C’è anche Morgan tra gli sfollati dopo l’incendio del palazzo in via Antonini a Milano. Anche se il suo appartamento non era precisamente nella Torre dei Moro “siamo stati allontanati dalle nostre case per il rischio di crolli, dall’oggi al domani”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera.
“Non so nemmeno quando ci faranno rientrare – continua -. Adesso sono ospite di una persona meravigliosa, il pittore e scultore Robert Gligorov, sempre a Milano. Con me ho soltanto qualche vestito e una chitarra. Non ho niente con me, per non parlare degli appunti, degli spartiti, delle parole”.
“Però poi penso a quelle povere famiglie del palazzo incendiato, quelle persone che hanno davvero perduto tutto e allora mi passa. Naturalmente", prosegue.
Ora vuole fare qualcosa di concreto per loro, e infatti ha intenzione di contattare Mahmood “perché voglio capire che cosa si sta facendo”: anche il cantautore di origini sarde è residente nel grattacielo ed era in casa quando è scoppiato il devastante rogo.
“Se il Comune lo consentirà e se sarà possibile tornare a stare nella mia casa – conclude Morgan - io la aprirò e ospiterò temporaneamente una o due di quelle famiglie che hanno perso l’appartamento. Il mio vuole essere sì, un gesto di solidarietà, ma anche un gesto rivolto a chi deve vigilare sulla loro situazione: queste persone non vanno lasciate sole”.
(Unioneonline/D)