Dieci telecamere e una società specializzata che monitorerà giorno e notte il territorio, in stretta collaborazione con la polizia locale.

Il Comune dichiara guerra ai fenomeno del sacchetto selvaggio e agli evasori della Tari, partendo dalle discariche nell’agro - spesso causate da automobilisti residenti altrove - sino ai cumuli di rifiuti nel centro abitato che di fatto corrispondono a quel centinaio di utenze fantasma che ancora sfuggono al radar fiscale dell’ufficio tributi del Municipio.

Novità emerse di recente con il via libera dell’assemblea civica di piazza Cellarium a due stanziamenti in bilancio proposti dalla Giunta: prima 35mila euro dedicati alla revisione e certificazione delle fototrappole “killer” mandate a riposo dopo il Covid e che ora verranno riattivate, altri 50mila euro invece serviranno per affidare la gestione a una ditta specializzata.

Occhi elettronici puntati in diversi siti dell’agro, e - a turno - sul resto del territorio. «Le utilizzeremo anche all’interno del centro abitato per risalire con prove certe all’identità di chi abbandona sacchetti di rifiuti indifferenziati per strada», annunciano sindaco il sindaco Gigi Concu e l’assessore all’Ambiente Gigi Gessa.

L’articolo completo di Federica Lai su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital

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