Transizione industriale, dote di 134 milioni alle imprese
Dal 17 settembre le aziende possono richiedere gli incentivi del Fondo per la transizione industrialePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dal 17 settembre le imprese potranno presentare le domande per accedere agli incentivi messi a disposizione dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Le richieste possono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma telematica di Invitalia, soggetto gestore della misura.
Con il decreto direttoriale del 18 luglio 2025, il ministero delle Imprese e del made in Italy ha ufficializzato l’apertura di un nuovo sportello con fondi Pnrr. Il fondo ha l’obiettivo di sostenere programmi di investimento volti alla tutela ambientale e all’adeguamento del sistema produttivo nazionale agli obiettivi europei di neutralità climatica.
Risorse e requisiti
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 134.018.568,13 euro. Derivano dalla somma residua del precedente bando (dicembre 2024) e potranno essere integrati con ulteriori risorse, anche europee, nel corso dell’attuazione. Potranno essere ammessi interventi compresi tra un valore minimo di 3 milioni e un massimo di 20 milioni, purché destinati a favorire l’efficientamento energetico, la produzione di energia da fonti rinnovabili o in cogenerazione, lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabile per l’autoconsumo, nonché la riduzione dei consumi idrici e dell’uso di materie prime o semilavorati e la diminuzione dei rifiuti conferiti in discarica. L’intensità dell’aiuto varierà in base alla natura e alla localizzazione dell’investimento e alla tipologia dei costi ammissibili.
Il decreto prevede delle riserve precise: il 40% delle risorse è destinato a progetti localizzati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) mentre il 50% è riservato alle imprese a forte consumo di energia.
Sul piano tecnico, le imprese dovranno corredare la domanda con una relazione tecnica in forma di perizia asseverata, redatta secondo il modello messo a disposizione da Invitalia e firmata da professionisti abilitati, tra cui ingegneri, periti industriali, geologi, esperti in gestione dell’energia certificati Uni Cei 11339 o Esco certificate Uni Cei 11352. In presenza di sistemi di gestione dell’energia certificati Iso 50001, la perizia potrà essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa.
Obbligo di polizza catastrofale
Un’ulteriore condizione di ammissibilità riguarda la conformità alle disposizioni del decreto-legge 39/2025, in materia di obblighi assicurativi contro i rischi catastrofali.
Le imprese obbligate dalle varie scadenze devono già stipulato la polizza per non perdere l’incentivo in caso di controlli. Al termine della finestra di presentazione, Invitalia istruirà le pratiche e redigerà una graduatoria entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello, distinguendo tra istanze ammissibili e finanziabili, ammissibili ma non finanziabili per insufficienza di fondi e non ammissibili.
Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale è stato istituito dal Dm del 21 ottobre 2022 di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze e con il ministero della Transizione ecologica. È uno degli strumenti per accompagnare le imprese italiane verso modelli produttivi sostenibili, in linea con le sfide ambientali e tecnologiche delineate dal Pnrr.
Roberto Lenzi
(Estratto da “Norme e tributi”, Il Sole 24 Ore, p. 35, 4 settembre 2025 – In collaborazione con L’Unione Sarda)