La Sardegna finanzia la certificazione per la parità di genere
La Regione ha approvato il bando Paritas per sostenere le PMI nell’ottenimento della certificazione di parità di genere (Dlgs 198/2006). Contributi fino a 17.120 euro per servizi consulenziali e costi di certificazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con la determinazione 4003 protocollo uscita 53120 del 1° agosto 2025, la Regione Sardegna ha approvato il bando Paritas, che prevede la concessione di contributi alle micro, piccole e medie imprese, come sostegno nel percorso volto a ottenere la certificazione per la parità di genere prevista dall’articolo 46-bis del Dlgs 198/2006, con erogazione degli importi a certificazione ottenuta.
Sono previsti due ambiti oggetto di finanziamento:
• linea A, relativa ai servizi consulenziali finalizzati all’ottenimento della certificazione (analisi dei processi per identificare i gap rispetto ai requisiti della Uni/Pdr 125:2022, personalizzazione del sistema di gestione della parità di genere, definizione degli obiettivi strategici e monitoraggio degli indicatori di performance, pre-verifica della conformità del sistema di gestione adottato dall’impresa alle prescrizioni della Uni/Pdr 125:2022);
• linea B, riguardante i costi sostenuti dalle imprese finalizzati all’ottenimento e al rilascio della certificazione della parità di genere, che dovrà avvenire esclusivamente a cura di organismi accreditati presso Accredia, operanti sulla base delle linee guida che conducono alla certificazione Uni/Pdr 125:2022.
Le imprese potranno scegliere se accedere solo alla linea B, mentre per accedere alla linea A, gioco-forza, dovranno accedere anche alla B.
Per ogni linea di attività sono riconosciuti i costi diretti dell’operazione rendicontati a costi reali, ovvero con la produzione di adeguata documentazione di spesa e di pagamento, con importi massimi compresi tra 2.140 e 17.120 euro, variabili in ragione del numero dei dipendenti coinvolti e compresa una percentuale del 7%, a titolo di costi forfettari, calcolata sui costi diretti ammissibili (articolo 54, paragrafo 1, lettera a, del Regolamento Ue 2021/1060).
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dalla data dell’atto/determinazione di ammissibilità e realizzate entro 10 mesi, in caso di richiesta su entrambe le linee di intervento, ed entro 5 mesi se sulla sola linea B.
La concessione dei contributi non è cumulabile, sugli stessi costi ammissibili, con altri aiuti di Stato o con aiuti de minimis.
Potranno accedere alla misura le aziende occupanti almeno un lavoratore dipendente in una o più unità locali ubicate nel territorio regionale, che siano in regola con la normativa in materia di lavoro e sicurezza, Durc, Legge 68/1999, Ccnl di riferimento e obbligo di presentazione del rapporto biennale sulla parità di genere.
La presentazione delle istanze per la concessione del contributo è preceduta da una fase di pre-candidatura attraverso la compilazione di un test di pre-screening, il cui obiettivo è teso a verificare l’implementazione e la maturità dell’impresa in materia di parità di genere.
Il test, messo a disposizione da Unioncamere, consente di verificare se le imprese che intendono partecipare possiedono i requisiti minimi per presentare la domanda per la concessione di contributi. A seguito della compilazione del test, la piattaforma fornirà a supporto un kit documentale per il rispetto dei requisiti della Uni/Pdr 125:2022, il cui fine è volto ad agevolare il processo di certificazione.
La domanda telematica per la concessione del contributo potrà essere inoltrata dalle ore 16:00 del 15 ottobre 2025 e fino alle ore 23:59 del 31 ottobre 2025, tramite la piattaforma Sil Sardegna.
Le richieste di chiarimenti potranno essere presentate esclusivamente mediante e-mail all’indirizzo lav.programmazione@regione.sardegna.it.
Manuela Baltolu
(Estratto da “Norme e tributi Plus Lavoro”, Il Sole 24 Ore, 8 settembre 2025 in collaborazione con L’Unione Sarda)