Avanti a piccoli passi. La sfida per la caccia alle onde gravitazionali con l’Einstein Telescope nella miniera dismessa di Sos Enattos a Lula non si ferma. E, dopo una serie di interventi che hanno visto portare avanti esplorazioni geologiche, nasce l’Unità di Progetto “Einstein Telescope (ET) Sos Enattos”, incardinata nella presidenza della Regione con il compito «di coordinare le attività politiche, culturali e organizzative a sostegno della candidatura» e di attuare il piano di comunicazione e animazione territoriale».

L’unità di Progetto avrà il compito di dare attuazione alle linee strategiche definite dalla Cabina di Regia e dalla governance multilivello. «Ciò che stiamo costruendo non è solo un progetto scientifico. È una nuova infrastruttura civile e culturale – sottolinea la presidente della Regione Alessandra Todde – un modello in cui la scienza non è un mondo distante ma un motore di coesione sociale, di sviluppo economico, di nuove opportunità per i giovani e il territorio». Non solo: «vogliamo promuovere una sinergia tra enti di ricerca, università, imprese e partner internazionali – aggiunge – per rafforzare un legame virtuoso tra il sistema scientifico e il tessuto produttivo della nostra regione». Dall’esecutivo anche il via libera a 2,5 milioni per sostenere la comunicazione e la mediazione e animazione territoriale.

Tra le iniziative previste sul territorio c’è anche la realizzazione di due infopoint: «uno a Lula, cuore geografico e simbolico del progetto, e uno a Nuoro, centro culturale e scientifico del territorio». L’infopoint di Lula sarà ospitato in un locale comunale, individuato d’intesa con l’amministrazione locale, «e fungerà da sportello informativo e di primo contatto sul progetto».

A Nuoro, invece, sorgerà un grande spazio espositivo permanente, dedicato alla divulgazione scientifica e alla promozione dell’Einstein Telescope, aperto a scuole, cittadini e turisti, con l’obiettivo di favorire una comprensione diffusa del ruolo strategico che la Sardegna può giocare nel panorama della ricerca internazionale. «In base alla proposta del Comitato di gestione, i Comuni di Lula e Nuoro dovranno mettere a disposizione i locali per la realizzazione degli hub, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dovrà fornire il materiale scientifico – sottolineano dalla Regione –, mentre le Università di Cagliari e Sassari dovranno selezionare, gestire e formare il personale che si occuperà dei due hub di Nuoro e Lula. I due Atenei, insieme a Inaf, Infn, Ingv dovranno organizzare eventi, simposi, workshop e seminari».

Alla chiamata della Regione rivolta alle aziende sarde per lo sviluppo di tecnologie abilitanti nell’ambito del progetto ET, si sono presentati 78 operatori che hanno depositato 91 manifestazioni di interesse. Gli ambiti tecnologici che hanno suscitato maggiore interesse riguardano la realtà virtuale e intelligenza artificiale, il monitoraggio ambientale e la coibentazione di tubi a vuoto. Le imprese hanno sede nelle province di Cagliari, Nuoro, Sassari, con presenze anche a Oristano e nel Sud Sardegna.

Davide Madeddu 

(Estratto da “Il Sole 24 Ore - Sud”, Il Sole 24 Ore, 19 settembre 2025, in collaborazione con L’Unione Sarda)

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