Pratobello 24, sigillo finale: il 2 ottobre consegna e flash mob a Cagliari
Più di 100mila le firme raccolte: «La politica ora agisca». Dopo la convalida definitiva i moduli saranno portati in Consiglio regionaleStop. Ieri è stato l’ultimo giorno in cui si poteva firmare per la Legge di Pratobello, che ha abbondantemente superato le centomila firme secondo le proiezioni in possesso dei comitati contro l’assalto eolico e fotovoltaico. Ora le sottoscrizioni raccolte per la proposta di legge di iniziativa popolare devono essere recuperate nei singoli Comuni, validate definitivamente e portate in Consiglio regionale. Si sa già anche la data ufficiale di quando quest’ultimo passo sarà fatto: mercoledì 2 ottobre. Quel giorno, davanti al civico 25 di via Roma, sede del Palazzo del Consiglio, ci sarà una grande manifestazione a supporto della consegna delle firme nelle mani del presidente dell’assemblea regionale Piero Comandini.
Arriveranno da tutta la Sardegna i rappresentanti dei comitati e i sostenitori della proposta di legge di iniziativa popolare che punta sull’urbanistica per rivendicare la competenza primaria della Sardegna in materia e per imporre l’alt alla speculazione in atto. «È in corso l’organizzazione dell’evento», ha detto Luigi Pisci, del comitato Sarcidano. «Dobbiamo recuperare un certo numero di autobus e molti si muoveranno con mezzi propri. Andremo a Cagliari tutti per chiedere il rispetto di una volontà ormai acclarata dalle oltre centomila firme ottenute dalla Pratobello 24». Prima della consegna ci sarà un flash mob dei rappresentanti dei comitati, a rappresentare un popolo in marcia per la tutela della propria terra.
Prima, però, è necessaria la verifica definitiva, di competenza dei Comuni. Come ricordano i comitati contro l’eolico e il fotovoltaico, se nei piccoli paesi risulta più facile legare, al nome del sottoscrittore, il numero di iscrizione alle liste elettorali, l’operazione sarà più difficile nei grandi centri, dove anche le incombenze dei dipendenti hanno carichi diversi.
Ulteriori dettagli e approfondimenti nell'articolo di Lorenzo Piras sul quotidiano in edicola e sull'App L’Unione Digital.