La crisi nel governo giallo-verde è irreversibile.

A certificarlo, il vertice tra i big del Movimento 5 Stelle per fare il punto in vista del 20 agosto, quando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenterà in Senato per verificare se esiste ancora - e quale - una maggioranza che lo sostiene.

Il gotha pentastellato si è incontrato a Marina di Bibbona, nel Livornese.

Presenti tutti i nomi di spicco: il capo politico e vicepremier Luigi Di Maio, Beppe Grillo, Davide Casaleggio, il presidente della Camera Roberto Fico. E poi Alessandro Di Battista, Paola Taverna e i capigruppo di Senato e Camera Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva.

E al termine dell'incontro è stata diramata una nota, dove si ribadisce che proseguire nell'alleanza con la Lega è ormai impossibile.

"Tutti i presenti -si legge nel comunicato - si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile. Prima la sua mossa di staccare la spina al governo del cambiamento l'8 agosto tra un mojito e un tuffo. Poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della Lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi".

SALVINI - Pronta la replica del Carroccio, per voce dei capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari: "Se i grillini preferiscono Renzi alla Lega lo dicano chiaro, gli italiani sapranno chi scegliere".

Lo stesso Salvini, su Facebook, ha dichiarato: "Se qualcuno ha deciso ribaltoni e inciucioni, allora lo dica ad alta voce. Se non c'è un governo la via maestra sono le elezioni. Altrimenti ci si risiede al tavolo e si lavora".

Il ministro dell'Interno, poi, dal Festival della Versiliana di Marina di Pietrasanta ha incalzato: "Non possiamo essere in mano a una trentina di renziani". E poi: "Qua gli unici veri traditori saranno quelli che eventualmente dovessero tradire il voto popolare per riesumare mummie alla Renzi e alla Boschi".

"In caso di crisi - ha aggiunto - la strada maestra deve essere il voto". Dunque, "mi aspetto un sussulto di dignità e coscienza da parte della maggioranza dei parlamentari. Fare il governo dei perdenti per salvare la poltrona mi sembrerebbe squallido. Do anima e vita per dare un governo serio a un popolo serio". "Io vado avanti", ha concluso.

RENZI - Chiamato in causa, nel botta e risposta è intervenuto anche Matteo Renzi. I renziani, ha detto, faranno "ciò che serve al Paese. Voteremo la fiducia, non chiederemo neppure uno strapuntino per noi e faremo proposte concrete per mettere in sicurezza l'Italia. Poi faremo il punto alla Leopolda dal 18 ottobre".

Quanto alla situazione all'interno del governo, il senatore Pd ed ex premier attacca: "Questa è la crisi più pazza del mondo. E come andrà a finire non lo sa nessuno. Certo è che Salvini fino a una settimana fa era l'uomo invincibile osannato da media e social: adesso rincorre Di Maio per elemosinare la pace".

Per Renzi le ultime settimane certificano comunque il fallimento del segretario della Lega "come leader: ha sbagliato tutto e chi sbaglia si dimette, se è persona d'onore" invece lui, alla poltrona "si è inchiodato. Per dimettersi ci vuole dignità. E lui, purtroppo, non ne ha".

Anche Maria Elena Boschi ha replicato a Salvini. E lo ha fatto dalla spiaggia, postando una foto che la ritrae sorridente, in bikini assieme alle amiche. Una risposta pungente al vicepremier che l'ha definita una "mummia".

La didascalia? "Capitan Fracassa, saluti dal sarcofago".

(Unioneonline/l.f.)
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