Ci sono ancora 48 ore a disposizione per chiudere la Giunta e arrivare martedì in Consiglio regionale senza sette poltrone su dodici vuote. Due giorni durante i quali il presidente ragionerà su come chiudere il cerchio e assegnare i posti che mancano.

Si tratta al telefono, dato che Christian Solinas è fuori dalla Sardegna. Per il momento non è in programma nessun incontro di coalizione e i rappresentanti delle forze politiche trattano col governatore singolarmente. Mancano gli ultimi ritocchi, di fatto le caselle Industria e Trasporti, anche se sono proprio queste due deleghe a complicare le cose.

LE PROPOSTE - Per tutti il ritornello è pressappoco lo stesso, ossia "stiamo aspettando una comunicazione del presidente". Nessuno si sbilancia, anche perché le scelte fatte dai partiti sono tutto sommato chiare e spetta solo a Solinas decidere se approvarle o meno, oppure fare una proposta alternativa. Non è escluso che per uscire dall'impasse il governatore possa decidere di puntare su una scelta diretta per alcuni assessorati chiave. Per questo motivo nessuno si sbilancia a dichiarare la partita chiusa, nonostante ci siano alcuni assessori praticamente a un passo dal traguardo.

Carlo Doria, medico sassarese, che per ora non è stato rivendicato in maniera netta da alcun partito, potrebbe andare ai Trasporti, riaprendo però la partita visto che mancherebbe il minimo necessario per legge di presenza femminile.

Il presidente si troverebbe costretto a chiedere a Sardegna 20Venti una donna per l'Industria e dovrebbe dire di no a Stefano Tunis che ha avanzato la sua candidatura.

DONNE E TERRITORI - Sono due le questioni sulle quali il governatore sta ragionando. Il collegio di Sassari, il più popoloso dopo Cagliari, per ora non ha un rappresentante. L'ingresso di Doria e quello di Pietrino Fois per i Riformatori ai Lavori pubblici potrebbero colmare questa lacuna. Anche se i Riformatori sembrano intenzionati a puntare su Roberto Frongia. Per quanto riguarda le donne, invece, oltre ad Alessandra Zedda al Lavoro, ci sarebbe Daria Inzaina all'Agricoltura in quota Lega. Due, ma il minimo per legge ne prevede almeno quattro.

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