E adesso non si scherza più. Euro 2020 entra nella fase a eliminazione diretta e anche la nazionale più forte sa che ha una possibilità di fallire. Lo insegna il calcio, gioco meraviglioso nel quale anche una piccola squadra ha una chance di vittoria, lo spiega il tabellone che mette già di fronte avversarie partite per questa avventura con il proposito di vincere: tra il Belgio, numero 1 del ranking Fifa, e il Portogallo, campione uscente, solo una vedrà i quarti. Tra la Germania, plurivittoriosa (tre titoli) e l’Inghilterra che è quasi padrona di casa (ha la possibilità di giocare tutte le partite, sino alla finalissima, a Wembley, unica a non dover mai viaggiare in questo Europeo itinerante), una dovrà rimandare i propri sogni. E lo stesso dicasi tra la tre volte vincitrice Spagna e la Croazia, ultima finalista dei Mondiali.

È il gioco crudele dell’eliminazione diretta: se non sei quello che ha vinto, sei quello che se ne va a casa. Lo sanno anche gli azzurri che alle 21 a Londra affrontano l’Austria forti di una serie positiva, di un’imbattibilità prolungata, di uno scintillante gioco che stasera avranno un peso relativo: conta quello che si fa nei 90’ minuti. Chi segna un gol in più dell’avversario passa. Forza Azzurri!

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