Il risveglio alle sei, poi l’improvviso malore, sopraggiunto attorno alle sette. E il disperato tentativo di organizzare un rapido trasferimento al Gemelli. Questa la ricostruzione di quanto accaduto ieri mattina a Casa Santa Marta, quando Bergoglio è stato colpito da un ictus.

A rivelarlo sono le agenzie di stampa, che sottolineano come nei momenti concitati nelle prime ore del mattino di ieri, quando è sopraggiunta l'emorragia cerebrale per il Pontefice, si sia pensato all’immediato spostamento in ospedale. Secondo quanto precisa Ansa, mentre uno dei due infermieri personali, Andrea Rinaldi, già si stava recando sul posto, dal Vaticano veniva invece fatta richiesta di un servizio di scorta.

Un certo movimento è stato notato poi nei pressi dell'ingresso di servizio del Perugino attorno alle 7:20. La richiesta è stata però annullata nei minuti successivi, quando probabilmente ci si è resi conto che non c’era più nulla da fare.

La morte del Papa, come è noto, è sopraggiunta alle 7:35 e ne è stata data notizia alle 9:53. 

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(Unioneonline/v.l.)

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