Dal ministero della Salute arriva l’ok al richiamo con AstraZeneca per gli under 60 che, avendo già avuto la prima dose del vaccino anti-Covid anglo-svedese, decidono di rifiutare la seconda somministrazione con Pfizer o Moderna.

La conferma della decisione è arrivata dallo stesso ministero, che ha precisato che i cittadini che diranno no al cosiddetto “mix” dovranno firmare un documento di “consenso informato”.

Nella circolare diffusa dal dicastero guidato da Roberto Speranza, si precisa che secondo gli esperti Comitato Tecnico Scientifico nominato dal governo l'indicazione “prioritaria” per chi ha meno di 60 anni resta comunque la seconda dose con un vaccino a mRna, ovvero Pfizer o Moderna. 

Lo stesso premier Mario Draghi ha annunciato che si sottoporrà egli stesso a seconda vaccinazione “eterologa”, caldeggiando, come da indicazioni degli esperti, l’effettuazione di richiami con vaccini diversi da AstraZeneca per i cittadini che hanno meno di 60 anni.

(Unioneonline/l.f.)

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