Strage di via D'Amelio, tre poliziotti sotto accusa per depistaggio
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Procura di Caltanissetta ha chiuso l'indagine sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio, a Palermo, dove il 19 luglio 1992 furono uccisi il giudice anti-mafia Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, tra cui Emanuela Loi.
L'avviso di conclusione dell'inchiesta, preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio, è stato notificato al funzionario di polizia Mario Bo e ai poliziotti Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei.
Per tutti l'accusa è di calunnia in concorso.
I magistrati, dopo anni di indagini, ipotizzano che l'inchiesta sulla strage fu depistata e ritengono di avere elementi idonei per sostenere l'accusa in giudizio per i tre poliziotti.
Bo, Mattei e Ribaudo avrebbero indotto il pentito Vincenzo Scarantino a mentire e ad accusare alcune persone, che vennero condannate all'ergastolo e poi scagionate grazie alle rivelazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza che hanno portato alla revisione del processo.
(Unioneonline/F)