Speranza: "Stato di emergenza? Valuteremo, pronti a ogni possibilità"
Il governo si prepara al 15 ottobre, giorno in cui scade lo stato di emergenza in ItaliaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Sullo stato di emergenza faremo una valutazione da qui a qualche settimana quando arriverà a scadenza: ci teniamo pronti a ogni evenienza".
Il ministro della Salute Roberto Speranza e tutto l'esecutivo si preparano al 15 ottobre, data fatidica in cui teoricamente cessa lo stato di emergenza in Italia.
"Abbiamo bisogno di essere pronti a misure qualora dovessero essere necessarie a livello di piccoli territori, a livello diciamo sub provinciale", sottolinea il ministro che però garantisce: "Escludiamo in questo momento interventi più larghi".
Guardando ai recordi di contagi in Francia e Gran Bretagna, continua, "abbiamo un vantaggio rispetto ad altri Paesi e proveremo a difendere questo vantaggio con tutte le energie". Il Regno Unito, ad esempio, è "un Paese molto importante, lo stiamo monitorando con grande attenzione, sulla base dell'evoluzione epidemiologica".
Un nuovo lockdown generale non è all'orizzonte, per ora, ma va tenuto conto che l'epidemia in Italia è "in lento e progressivo peggioramento", secondo l'Istituto superiore di sanità. Tanto che il governatore della Campania Vincenzo De Luca, dopo aver imposto mascherine anche all'aperto - scelta imitata dalla Calabria -, minaccia di chiudere tutto di nuovo nella sua regione se la curva dei contagi continuerà a salire.
Nelle 24 ore si registra il record di nuovi positivi dalla fine del lockdown nazionale, 1.912, con Lombardia e proprio la Campania in testa per infetti individuati. Le vittime sono 20, i tamponi oltre 107mila, sempre su livelli record.
Il suggerimento dell'Iss è di "non sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure, con autorizzazione di eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici, e dei comportamenti individuali anche legati a momenti di aggregazione estemporanei". Il riferimento è al dibattito sugli stadi di calcio, con l'aumento della capienza per i tifosi chiesto da quasi tutte le Regioni, (oggi alla Sardegna Arena mille spettatori) di cui il Comitato tecnico scientifico (Cts) discuterà la prossima settimana. Il ministro della Salute Roberto Speranza è contrario, "non possiamo permetterci rischi impropri".
Quanto alle scuole "non è possibile valutare, al momento, l'impatto che l'apertura avrà sull'andamento dell'epidemia - afferma l'Iss -. Si ritiene che questo aspetto sarà valutabile a partire dalle prossime 2-3 settimane".
(Unioneonline/D)