Con l’arrivo del grande caldo scoppia la polemica sulle mascherine a scuola, obbligatorie sino al termine dell’anno scolastico. Ne chiedono lo stop il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso e il leader della Lega Matteo Salvini. 

“Non è una questione politica”, decide la scienza, replica il ministro della Salute Roberto Speranza. Per Sasso, anch'egli leghista, eliminare l’obbligo sarebbe “una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico”. E Salvini rincara la dose: “Più di 30 gradi in classe e obbligo di mascherina per ore anche seduti al banco? Non ha senso, cambiamo questa regola inutilmente punitiva”.

Sono valutazioni “che deve fare la nostra comunità scientifica, non sono mai state scelte politiche, sono scelte tecniche che vanno valutate in quanto tali”, replica Speranza.

Per Matteo Bassetti “non è una decisione scientifica, rimaniamo l’unico Paese o uno dei pochi con l’obbligo a scuola”. “Perché l’Italia è il Paese più conservatore e retrogrado sull'obbligo della mascherina? Francamente non lo so. Gli altri Paesi non la usano più a scuola, a teatro, al cinema, sugli aerei. E da noi invece si continua imperterriti”.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa non si è inserito nella polemica e ha ribadito che si va verso “un’estate senza restrizioni”. Mentre dal virologo Fabrizio Pregliasco arriva una nefasta previsione: “Bisogna pianificare per poi non trovarci in difficoltà, preparandoci allo scenario peggiore con 200mila casi di Covid al giorno in autunno”.

(Unioneonline/L)

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