Emergenza incendi nel Sud Italia.

Due persone sono morte in un rogo che si è sviluppato a San Lorenzo, un comune sulle pendici dell'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria.

Le vittime erano parenti: M.C., di 53 anni, infatti, era la zia di C.A., di 34.

I corpi sono stati trovati in località "Gutta" nell'uliveto di loro proprietà, vicino a un mezzo agricolo.

Secondo le prime informazioni, i due sarebbero stati investiti dalle fiamme mentre tentavano di evitare che l'incendio raggiungesse un campo di loro proprietà.

Il fuoco sta devastando anche vasti territori della Sicilia.

"Abbiamo dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per sei mesi a causa dei gravi incendi verificatisi già dalla fine di luglio e del permanente rischio per le prossime settimane, dovuto all'eccezionale situazione meteo climatica", ha fatto sapere, al termine di una riunione straordinaria del governo, il governatore Nello Musumeci. 

Un provvedimento che il presidente della Regione aveva già preannunciato, nei giorni scorsi, dopo alcuni sopralluoghi nei Comuni colpiti dagli incendi e che è stato predisposto dal capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, in applicazione della legge regionale. 

Nelle ultime settimane, l'intera isola è stata infatti interessata da centinaia di roghi nei boschi, nelle campagne incolte e in aree urbane, che hanno prodotto gravi danni al patrimonio boschivo, all'agricoltura, all'allevamento e a edifici civili, rurali e industriali.

Le alte temperature, previste anche nei prossimi 10-15 giorni, "possono produrre condizioni estremamente favorevoli per l'innesco e la propagazione di altri incendi".

"Una stima completa di tutti i costi relativi agli interventi improcrastinabili per il ripristino delle condizioni di sicurezza, il ritorno alla normalità e la riduzione del rischio è ancora in corso e si attendono da parte delle varie amministrazioni interessate valutazioni più complete sui costi dei primi interventi e sui danni alle infrastrutture", si legge in una nota della Presidenza della Regione.

"La successione e l'intensità delle fiamme – ha dichiarato ancora Musumeci – stanno mettendo a dura prova le strutture istituzionalmente  preposte allo spegnimento degli incendi e all'assistenza alla popolazione. Si sono verificati pure casi in cui le condizioni di sicurezza della viabilità comunale, provinciale e statale sono state fortemente pregiudicate a causa del fuoco".

Anche diverse estensioni di beni forestali sono state distrutte dalle fiamme.

(Unioneonline/F)

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