Papa Francesco in occasione dell’apertura della Settimana Liturgica Nazionae, oggi a Cremona, manda un messaggio in cui esprime la necessità di “far riemergere la messa domenicale dalla sua marginalità”.

L’augurio di Bergoglio è che la Settimana Liturgica "con le sue proposte di riflessione e i momenti di celebrazione, possa individuare e suggerire alcune linee di pastorale liturgica da offrire alle parrocchie, perché la domenica, l'assemblea eucaristica, i ministeri, il rito emergano da quella marginalità verso la quale sembrano inesorabilmente precipitare e recuperino centralità nella fede e nella spiritualità dei credenti".

Le parole del Pontefice sono riportate dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

"La liturgia 'sospesa' durante il lungo periodo di confinamento, e le difficoltà della successiva ripresa - si legge - hanno confermato quanto già si riscontrava nelle assemblee domenicali della penisola italiana, allarmante indizio della fase avanzata del cambiamento d'epoca".

"Osserviamo come nella vita reale delle persone - prosegue - sia mutata la percezione stessa del tempo e, di conseguenza, della stessa domenica, dello spazio, con ricadute sul modo di essere e di sentirsi comunità, popolo, famiglia e del rapporto con un territorio".

Una messa “sbilanciata sia per presenze generazionali che per disomogeneità culturali, sia per la

fatica a trovare un'armonica integrazione nella vita parrocchiale, ad essere veramente culmine di ogni sua attività e fonte del dinamismo missionario per portare il Vangelo della misericordia nelle periferie geografiche ed esistenziali".

Un problema preesistente, poi la messa domenicale è stata “messa a dura prova dalla pandemia e dalle necessarie limitazioni per contenerla”. “Il settimanale radunarsi nel nome del Signore – osserva Bergoglio – è stato duramente intaccato”.

(Unioneonline/L)

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