L'incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid continua ad aumentare rapidamente. 

Secondo il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss, è più che raddoppiata raggiungendo 783 casi per 100.000 abitanti (24/12/2021 - 30/12/2021) contro 351 per 100.000 della scorsa settimana (17/12/2021 - 23/12/2021, dati flusso ministero Salute). Nel periodo 7 dicembre - 20 dicembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,13 - 1,22), leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente (era pari a 1,13) e ancora sopra la soglia epidemica. 

TERAPIE INTENSIVE – In aumento il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 12,9% (secondo la rilevazione giornaliera ministero della Salute al 30 dicembre) rispetto al 10,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 23 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 30 dicembre) contro il 13,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 23 dicembre). 

In forte aumento il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione (124.707 contro 62.669 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (21% contro 27% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 45%) e aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (31% vs 28%). 

AGENAS – Secondo l’Agenas, che confronta i dati del 30 dicembre con quelli del giorno precedente, sono 14 le regioni che superano la soglia d'allerta del 10% dei posti in terapia intensiva occupati da malati con Covid-19: Abruzzo (al 12%), Calabria (15%), Emilia Romagna (14%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (16%), Liguria (20%), Lombardia (13%), Marche (17%), Pa Bolzano (18%), Pa Trento (23%), Piemonte (16%), Sicilia (11%), Toscana (13%), Veneto (18%). 

Stabile, a livello nazionale, al 17%, il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area non critica da parte di malati con Covid-19, ma sale in 10 regioni, e sono ora 17 quelle che superano la soglia del 15%. I valori più alti si registrano in Calabria e Valle d'Aosta, entrambe al 29%. 

LOMBARDIA IN ZONA GIALLA – Da lunedì intanto la Lombardia sarà in zona gialla. Lo comunica il governatore della Regione Attilio Fontana, anticipando che "i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss confermano il superamento dei parametri da zona bianca, pertanto da lunedì prossimo la Lombardia passerà in zona gialla. Non ci sono variazioni sulle misure da rispettare da parte dei cittadini, perché l'utilizzo della mascherina all'aperto è già prevista per tutte le fasce, compresa quella bianca".

Passeranno in zona gialla anche Piemonte, Lazio e Sicilia. Sale a 11 il totale delle regioni gialle, con Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria.

(Unioneonline/D)

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