"Lo Stato paghi i tamponi ai lavoratori”. Beppe Grillo interviene nel dibattito sul Green pass, che fra tre giorni sarà obbligatorio anche sui luoghi di lavoro pubblici e privati.

"I lavoratori senza vaccino – scrive sul suo blog il fondatore M5S – potrebbero essere 3-3,5 milioni su 23 milioni di lavoratori, il 13-15% circa. Servirebbe circa un miliardo di euro fino a dicembre 2021 per pagare loro i tamponi per entrare in azienda”.

Il costo del tampone “dovrebbe essere solo anticipato dall’azienda ma pagato a conguaglio da Inps, come succede per la cig ordinaria sui versamenti dei contributi aziendali. Questo meccanismo non invaderebbe la privacy e avrebbe due vantaggi: di essere veloce, evitare file e controlli ai tornelli aziendali, e di essere gratuito per i lavoratori”.

Sul Green pass “serve una pacificazione”, sostiene Grillo. “Ad oggi sono circa 41 milioni gli italiano con vaccinazione completa, l’80% degli over 12. E’ uno dei migliori dati in Europa, e dovrebbe suggerire che il popolo no vax in Italia è molto contenuto”.

Non è d’accordo con lui il ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd): “Io ho sempre detto che mi sembra ragionevole pensare a tutte le forme possibili di calmierazione, ma far diventare il tampone gratuito significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato. Io penso che noi dobbiamo dire che chi va a lavorare e non è ancora convinto può avere anche un trattamento parzialmente diverso rispetto a chi non deve andare a lavorare”.

Anche il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia (M5S) è contrario alla proposta di Beppe Grillo: "Ammesso e non concesso che ci sia 1 miliardo a disposizione, userei queste risorse per aiutare le famiglie che hanno avuto decessi a causa della pandemia. Va bene che si arrivi a prezzi calmierati per i tamponi, ma i vaccini sono gratuiti. Chi oggi non ha il green pass è un no vax", ha dichiarato a Skytg24.

(Unioneonline/L)

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