Chiara Poggi prima aggredita al piano terra, poi uccisa sulle scale della cantina, dove l’assassino le avrebbe inferto il colpo fatale. E poi, risalendo, si sarebbe girato per osservare la scena dall’alto.

Questa l’ipotesi degli inquirenti sulla dinamica del delitto di Garlasco.

Nelle nuove indagini un ruolo decisivo lo giocherà la relazione degli investigatori del Ris di Cagliari: una relazione corposa, 300 pagine contro le 19 di quella elaborata nelle prime indagini dal Ris di Parma. Gli specialisti cagliaritani lo scorso giugno in via Pascoli si sono concentrati sulla Bloodstain pattern analysys (la ricostruzione del delitto tramite l’analisi delle numerose tracce di sangue), la ricostruzione in 3D degli ambienti e la rivalutazione dell’ormai celebre impronta 33, trovata sulla scala dello scantinato vicino al corpo della vittima. È sporca di sangue? Attribuibile all’assassino? Traccia per cui i consulenti della Procura hanno trovato 15 minuzie corrispondenti ad Andrea Sempio.

Il documento del Ris, consegnato lo scorso settembre, è secretato e verrà svelato solo a chiusura indagini, a fine febbraio.

Si attende inoltre la consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo che, come la relazione del Ris, potrebbe riscrivere la dinamica del delitto. In primis la finestra temporale, allargandola oltre i 18 minuti stabiliti dalla sentenza che ha condannato Stasi. E ancora le armi usate, la successione dei colpi, la possibile presenza di più persone sul luogo del delitto.

Il Dna attribuibile alla linea paterna di Sempio trovato sui margini delle unghie della vittima, dato ormai cristallizzato con l’incidente probatorio che sarà utilizzato in un eventuale processo, è solo una delle carte in mano alla Procura di Pavia. 

Altri elementi scientifici importanti potrebbero arrivare dal Ris di Cagliari e dalla relazione di Cristina Cattaneo, appunto. E poi ci sono quelli derivanti dalle indagini tradizionali.

Le strane telefonate di Sempio a casa Poggi, l'alibi dell'indagato che vacilla (non sarebbe suo, secondo un testimone, il famoso scontrino del parcheggio di Vigevano conservato per un anno e poi dato agli inquirenti). E il movente: top secret per il momento, ma chi indaga è convinto di aver trovato un legame tra Chiara Poggi e Andrea Sempio.

(Unioneonline)

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