Un rettilineo, un'auto nera che sfreccia a tutta velocità e un forte rumore.

È quanto ripreso dalle immagini e dall'audio catturati dalla telecamera dell'officina di Silvano Da Rin, il meccanico di Santo Stefano di Cadore che per primo ha raggiunto giovedì scorso il punto in cui sono morti Marco Antonello, 48 anni, il figlio Mattia di 2 anni e la nonna materna Mariagrazia Zuin, di 65. La prova è stata acquisita dai Carabinieri e servirà ai periti per determinare la velocità dell'Audi presa a noleggio da Angelika Hutter, la 32enne tedesca arrestata per omicidio stradale plurimo. Lunedì verrà ascoltata dal gip di Belluno per la convalida del provvedimento cautelare.

Una delle ipotesi è che la famigliola di Favaro Veneto che camminava sul marciapiede sia stata centrata deliberatamente. Un testimone sentito dai Carabinieri ha riferito che poche centinaia di metri prima del luogo dell'incidente Hutter aveva avuto un diverbio acceso con una persona che parlava italiano.

La donna avrebbe inveito più volte, prima di salire in macchina sgommando. Qualche minuto dopo, la tragedia. L'Audi a tutta velocità non ha sbandato ma centrato in pieno le tre vittime che stavano camminando davanti sul marciapiede, finendo la corsa contro un palo dell'illuminazione. 

A suggerire la pista ipotetica di un omicidio volontario plurimo anche la mancanza di segni di frenata. Dai riscontri delle celle telefoniche si capirà se l'automobilista fosse o meno al cellulare al momento dell'impatto.

Hutter, disoccupata, da tempo dormiva e mangiava in auto, nella quale sono stati trovati coperte e abiti sporchi. Qualche giorno fa a Bolzano era stata denunciata perché dopo una lite era stata trovata con un martello nello zainetto. 

(Unioneonline/D)

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