“Davvero mi vuoi lasciare?”, “Sì”. Sarebbero queste le ultime frasi che si sono scambiati in auto Carlo Fumagalli e Romina Vento prima che il 49enne si gettasse in macchina nel fiume insieme alla compagna, poi affogata nell’Adda. Un altro femminicidio questa volta andato in scena a Fara.

La ricostruzione è stata fatta dall’uomo che ha risposto alle domande del gip Vito Di Vita nel corso dell’interrogatorio di convalida che si è tenuto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove Fumagalli è stato ricoverato per aver mostrato intenti suicidi nella sua cella del carcere di via Gleno.

Carlo Fumagalli e Romina Vento (Ansa - Facebook)

Ha raccontato che martedì pomeriggio ha perso la testa quando Romina gli ha detto che intendeva mettere fine alla loro relazione. Ha accelerato e si è diretto verso il fiume, “accettando l’ipotesi di morire anche lui”, ha detto il suo avvocato, Fabio Manzari. “Da cinque settimane - ha aggiunto il legale - aveva interrotto la cura che seguiva per una patologia psichiatrica".

L’arresto per omicidio è stato convalidato.

(Unioneonline/s.s.)

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