Alberto Stasi è stato ammesso al lavoro esterno al carcere e da quattro mesi esce ogni giorno dall’istituto di Bollate per poi fare rientro.

Il 39enne sta scontando la condanna a 16 anni per l’omicidio della fidanzata, Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco, nel Pavese, il 13 agosto 2007.

Stasi è stato autorizzato al lavoro esterno dal tribunale di sorveglianza di Milano. Svolge mansioni contabili e amministrative e deve rispettare rigide prescrizioni sugli orari di uscita e di rientro in cella, sugli itinerari, sui controlli e sui mezzi di trasporto utilizzabili.

Nel 2018 ha raggiunto in sede civile con la famiglia Poggi una transazione che lo impegna a risarcire 700mila euro: metà già liquidati e metà promessi con detrazioni mensili sugli stipendi del lavoro prima in carcere e poi fuori.

Il fine pena è previsto per il 2030 ma potrebbe usufruire dell’affidamento in prova dal 2025.

(Unioneonline/s.s.)

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