Come annunciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci nei giorni scorsi, è in via di definizione un provvedimento che cambierà la gestione del Covid con nuove regole in arrivo. 

Le disposizioni sono contenute nel “decreto anti-rave” che di fatto annulla quasi tutte quelle in vigore negli ultimi due anni. Il testo ha già ottenuto il via libera del Senato e ora approda alla Camera per l’approvazione. Le novità in arrivo hanno già sollevato polemiche e preoccupazioni. 

TAMPONI E ISOLAMENTO - L’obbligo del tampone dopo i 5 giorni di quarantena verrà abolito, nonostante la presenza di sintomi. Questo consentirà alle persone potenzialmente ancora positive di uscire di casa. Attualmente le norme prevedono un isolamento al termine del quale è necessario fare un tampone e in caso di positività l’isolamento prosegue sino al primo risultato negativo.

AUTOSORVEGLIANZA -  Vengono dimezzati i giorni richiesti per l’autosorveglianza di chi è entrato a stretto contatto con un positivo. Da 10 giorni si passa a 5, da osservare con la mascherina Ffp2 solo nei luoghi affollati. Salta l’obbligo, anche in questo caso, di fare un tampone.

SANZIONI - Tra gli emendamenti al decreto anti-rave c’è anche quello, firmato dalla Lega, che sospende le multe di 100 euro per i non vaccinati. Questo interessa oltre 2 milioni di persone tra over 50, insegnanti e forze dell’ordine che non hanno rispettato l’obbligo dell’anno scorso.

GREEN PASS IN OSPEDALE - La certificazione non verrà più richiesta da nessuna parte. L’accesso negli ospedali, Rsa, case di cura, che ancora oggi richiedono il Green Pass, sarà libero.

SMARTWORKING - Il provvedimento stanzia risorse per 35,8 milioni di euro per il 2023, non solo per il Covid ma anche per l’influenza stagionale che ha investito il Paese. Lo smartworking rimane, almeno per le categorie fragili e per i genitori che hanno figli al di sotto dei 14 anni. Al momento è previsto sino al 31 marzo 2023.

(Unioneonline/v.f.)

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