Morti sulla Provinciale 2, arriva lo spartitraffico: «Tempi brevi, 5 milioni per i lavori»
La Provincia del Sud Sardegna: aggiudicazione dell’appalto entro la fine dell’estate, c’è la deroga ministeriale. Intanto annunciati segnaletica e polizia per far limitare la velocitàPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Preliminare entro la fine di maggio, il progettista per il definitivo individuato entro il 15 giugno, appalto affidato prima della fine dell’estate e a settembre, massimo ottobre, operai in cantiere. Ha tempi stretti il cronoprogramma della Provincia del Sud Sardegna per l’installazione dello spartitraffico centrale sulla Provinciale 2, disseminata di croci.
È la strada sulla quale ieri è morto Alessandro Pisano, 24 anni, di Villamar. Vittima del terribile schianto frontale tra l’auto che guidava, un'Audi A1 – con lui c’era anche la fidanzata, Ilaria Scamonati, ricoverata al Brotzu – e un furgone con a bordo un padre e le sue tre bambine di 9, 5 e 3 anni, tutti rimasti feriti: un impatto tremendo, all’altezza della frazione di Tanì.
Un tratto di asfalto che ieri pomeriggio era coperto dall’acqua, a causa delle piogge: uno dei veicoli è piombato sull’altro, fuori controllo, forse a causa della perdita di aderenza.
«No, quella parte di Provinciale non è interessata dai lavori che stanno per partire e che sono stati sospesi per consentire il passaggio dei convogli militari»: a spiegare cosa verrà realizzato sulla Provinciale 2 è il commissario della Provincia, Mario Mossa. Il riferimento è allo stop, imposto dalla Prefettura, che in vista delle grandi manovre a Teulada per l’esercitazione Noble Jump 23 ha fatto slittare di un mese l’intervento per la posa del nuovo manto stradale, fatto di asfalto (drenante) e sottofondo.
Mossa annuncia però un intervento cruciale, quello dello spartitraffico: «Lo metteremo lungo tutta la strada, per un costo di poco più di 5 milioni». In teoria quell’arteria non avrebbe la larghezza, prevista per legge, per il posizionamento nel guardrail centrale, anche se si tratta di una quattro corsie: «Il ministero dei Trasporti ci ha concesso una deroga. E ha imposto delle prescrizioni. Tipo: limite di 80 a ridosso delle immissioni laterali e termine perentorio per la conclusione dell’intervento, ad aprile del 2024», spiega Mossa.
Quindi si parte subito. Ma intanto la gente su quella strada continua a morire. «E noi installeremo una lunga serie di cartelli con imposizione del limite di velocità, certi che la polizia stradale si farà vedere più spesso». Non è un’ipotesi, quella di Mossa: è un annuncio. Per cercare di arginare i frontali letali, in attesa dello spartitraffico: la soluzione definitiva.