«Chiediamo al Ministro Urso e al Mimit che domani ci siano chiarimenti e che la riunione del 10 sia decisiva e non la solita riunione interlocutoria». Sette giorni di presidio sul silo, la protesta dei lavoratori Eurallumina va avanti in attesa di notizie sullo sblocco dei fondi ministeriali per scongiurare la liquidazione della società a fine anno.

Gli operai asserragliati a quaranta metri chiedono risposte al Governo. «Alla faccia del "prima gli italiani" - dice Enrico Pulisci, uno dei lavoratori Eurallumina in presidio - in due anni e mezzo nel resto d'Europa le consociate Rusal non sono state sottoposte a sanzioni, in Italia sì. Che si lavori e che arrivino subito i fondi per la sopravvivenza e la revoca delle sanzioni». 

Numerosi gli attestati di solidarietà che stanno arrivando al presidio: tutto ciò che serve ai lavoratori è garantito dagli stessi colleghi e dalle famiglie ma tra tutte le dimostrazioni di vicinanza spicca la donazione di due giovani di Carbonia, che si sono presentati a Portovesme con coperte, guanti e generi alimentari in segno di solidarietà con gli operai. «Un gesto che scalda l'anima - dicono i lavoratori - mentre trascorriamo le nostre giornate in condizioni climatiche non proprio favorevoli». 

© Riproduzione riservata