Secondo giorno di presidio permanente sul silo dell'Eurallumina a 40 metri per gli operai che da ieri hanno scelto la protesta estrema. Quella appena trascorsa è stata una notte di pioggia e pensieri, in vista della seduta del Comitato finanziario di sicurezza fissata per oggi.

«Ci siamo riparati nella tenda e nel vano ascensore, si stava stretti - dicono i lavoratori - Oggi si riunirà il Csf, ci aspettiamo risposte sui fondi». 

Al Mimit è prevista oggi una riunione del gruppo di lavoro tecnico preparatorio del Comitato di sicurezza finanziaria che dovrà pronunciarsi sulla continuità produttiva di Eurallumina.

Gli asset della società, di proprietà della russa Rusal, sono congelati da due anni, per le sanzioni seguite alla guerra in Ucraina. Fino a settembre la Rusal ha continuato a garantire i fondi per lo stabilimento, gestito dall'Agenzia del Demanio in quanto bene sottoposto a sanzioni.

Ora però per garantire la continuità e scongiurare la liquidazione sono necessari i fondi ministeriali, su cui ancora non è arrivata risposta. Da qui la protesta dei lavoratori, saliti sul silo numero tre della fabbrica per una soluzione immediata che possa scongiurare il peggio. 

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